Per qualche turista britannico un po’ più accorto nella contemplazione delle bellezze felsinee, sarà parso un comune U.F.O, alias Unidentified Flying Object (oggetto volante non identificato). Sta di fatto, però, che ‘quello strano ‘affare’ volante, tiene da un po’ di tempo i bolognesi (e forse non solo loro) a naso in su.
Fa capolino sul far della sera e sebbene tenti di camuffarsi da comune stella, proprio non ci riesce: è vistoso, luminoso e viaggia comunemente in solitaria! Lo si scorge tranquillamente ad occhio nudo, tra le 21.00 e le 23.00 in direzione sud-ovest, sebbene ultimamente abbia cambiato traiettoria, quindi modificato leggermente gli orari delle sue apparizioni! Sembra un disco luminoso con tanto di led rossi atti a segnalare la sua presenza a quanti, nei paraggi, di passaggio.
La descrizione farebbe pensare ad un rebus, invece si tratta di una sorta di navicella spaziale o satellite, evidentemente lanciato ad una distanza dalla Terra inferiore rispetto a tutti gli altri in orbita. Ma a chi appartiene e che tipo di dati raccoglie, dettaglio che suggeriscono anche i suoi micro-movimenti, sempre visibili ad occhio nudo? Sono questi, per lo più, gli interrogativi che accomunano tutti i curiosi ‘guardoni’ che, ormai, quasi affezionati al presunto UFO, rivolgono gli occhi al cielo quasi ad assicurarsi che ‘quell’affare’ ci sia ancora.
E c’è anche chi non manca di canticchiare, sempre a naso in su, le celebri note di Eugenio Finardi, che invoca, senza mezzi termini, un extra-terrestre con l’auspicio che gli procuri tanto di stella di proprietà, che sia foriera di una nuova vita, quella che, con i tempi che corrono, tutti sognano.