ENERGIE RINNOVABILI, NO AI TAGLI DEL GOVERNO / presentata mozione contro il taglio degli incentivi.
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"Intervenire presso il Governo nazionale per esprimere contrarietà al taglio degli incentivi alle energie rinnovabili”. Lo chiedono Luigi Nieri e Filiberto Zaratti, consiglieri regionali di Sinistra ecologia e libertà con Vendola, con una mozione presentata alla Pisana.

“Nel 2008 il Parlamento - ricordano Nieri e Zaratti - aveva approvato il pacchetto clima energia per  conseguire gli obiettivi che l'Ue si è fissata per il 2020: ridurre del 20 per cento le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20 per cento il risparmio energetico e aumentare al 20 per cento il consumo di fonti rinnovabili. Il pacchetto comprende provvedimenti sul sistema di scambio di quote di emissione e sui limiti alle emissioni delle automobili. In linea con questa normativa la Regione Lazio, ha stanziato ingenti risorse per le energie rinnovabili per raggiungere gli obbiettivi dalla Ue”.
 

“Adesso però - aggiungono Nieri e Zaratti - il governo di centrodestra sta riducendo questi incentivi e l’effetto sarà disastroso: il decreto legge sancirà la parola fine allo sviluppo delle rinnovabili, che ad oggi rappresenta l’industria più fiorente del mercato italiano e regionale”
 

“Va ricordato - dicono Nieri e Zaratti - che il comparto produttivo delle energie rinnovabili è l’unico dell’industria nazionale che risulta essere in controtendenza rispetto alla crisi economica generale. Dai dati desunti dall’Istat il Pil relativo alle green energy cresce in misura maggiore del Pil nazionale e nel 2010 ha raggiunto un valore pari al 3% del totale della ricchezza prodotta nel Paese. ll settore relativo alle energie rinnovabili oggi impiega oltre 120mila persone oltre che numerosissime imprese che hanno sviluppato ricerca e tecnologia avanzata sul territorio nazionale. Nel Lazio il numero  degli occupati nel settore ha raggiunto oramai le 5000 unità”.
 

“Per questi motivi con la mozione - concludono Nieri e Zaratti - impegniamo il presidente della Giunta Renata Polverini a esprimersi con decisione contro il decreto legge che taglia le energie rinnovabili”.

Commenti

La cosa che mi sembra più incredibile è che il governo aveva varato il Terzo Conto Energia il 24/8/2010. Dopo appena sei mesi vuole cambiare le carte in tavola, disorientando il settore produttivo specifico. Mi chiedo quali calcoli aveva fatto. I giornalisti evidenziano un costo esorbitante della incentivazione delle energie rinnovabili, che raggiungerebbero cifre da capogiro se fossero accettate le richieste, si dice, di oltre 100GWe. Ma nello stesso Terzo Conto era chiaramente limitato il valore incentivabile fino a fine 2013 in 3,2 GWe. Quindi non vedo la necessità di emanare un altro Conto Energia ed attendere almeno la fine del Terzo, per fare i calcoli con più cognizione di causa
commento inviato il 03/03/2011 alle 7:38 da Paolo Mazzanti  
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