CATANIA, CONVEGNO SU ''SANTUARI INDIGENI''. Riti e liturgie: confronto Sicilia e Magna Grecia
. Ultime notizie -  Sicilia e Magna Grecia, due realtà messe a confronto dopo lungo tempo, partendo dallo studio dei santuari indigeni, della loro strutturazione e delle ritualità che le indagini archeologiche hanno riportato alla luce.


Attraverso un intenso percorso di approfondimento, 30 tra i massimi esperti (docenti, studiosi, archeologi) di fama internazionale, davanti a una platea composta anche da studenti universitari provenienti da varie parti d’Italia, daranno vita a un viaggio a ritroso, «quando l’arrivo dei Greci provocò un incontro-scontro con usi e costumi delle popolazioni indigene, “padrone” dell’entroterra siciliano – spiega Rosalba Panvini, responsabile del Servizio Museo Interdisciplinare Regionale di Caltanissetta/assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana - due aree geografiche diverse e uno spaccato di storia antica che porremo a confronto per la prima volta, analizzando le loro diversità e cercando di risalire ad elementi comuni nelle liturgie, grazie ai numerosi ritrovamenti e alle testimonianze che le viscere della terra ci hanno riconsegnato». Comincerà venerdì 8 aprile la “maratona” di studi e dibattiti che animerà il convegno “Santuari indigeni di Sicilia e Magna Grecia. Modelli, organizzazione e regime delle offerte a confronto”, ospitato prima a Catania – al Coro di notte dell’ex Monastero dei Benedettini – per proseguire sabato 9 e domenica 10 aprile nel “cuore” della Sicilia, a Marianopoli (in provincia di Caltanissetta), custode di un incantevole paesaggio agrosilvopastorale rimasto intatto nel tempo.  

A rendere possibile un evento di tale portata è la sinergia tra il Servizio Museo Interdisciplinare Regionale di Caltanissetta, il Cnr-Ibam Catania, l’Università degli studi di Catania (Facoltà di Lettere e Filosofia  e Scienze della Formazione - Dipartimenti Processi formativi e di Scienze Umanistiche), la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici e il Comune di Marianopoli, «il cui merito è quello di aver preservato e valorizzato il patrimonio archeologico, storico e sociale che oggi è un bene della collettività», come sottolinea il sindaco Calogero Vaccaro.

«L’importanza di questo appuntamento – continuano la dott.ssa Panvini e il dott. Massimo Cultraro - è avvalorata dal prestigio degli enti coinvolti come la facoltà di Lettere e Filosofia guidata da Enrico Iachello e quella di Scienze della Formazione presieduta da Febronia Elia, che hanno unito le loro competenze per offrire un approfondimento di altissima qualità». Insieme alla Panvini hanno curato l’organizzazione del convegno: Massimo Cultraro del Cnr-Ibam Catania, Dario Palermo, docente di Scienze della Formazione, Edoardo Tortorici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania e Massimo Frasca, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.  

La prima sessione di lavori vedrà il via venerdì 8 aprile alle 15.00, dopo i saluti del preside della facoltà di Lettere e Filosofia Enrico Iachello, del preside della Facoltà di Scienze della Formazione Febronia Elia, del direttore dell’Istituto Ibam-Cnr Antonella Pellettieri e del direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Ateneo catanese Carmelo Crimi. L’apertura sarà affidata ai curatori del convegno, cui seguiranno gli interventi programmati.

Le ultime due giornate (Sabato 9 e domenica 10) saranno invece ospitate nel centro culturale Sikania a Marianopoli (in provincia di Caltanissetta): sabato prima della sessione pomeridiana è prevista la visita del Museo archeologico di Marianopoli, dove è allestita la mostra “Offerte votive dal santuario sicano di Polizzello (Mussomeli).
L’iniziativa verrà realizzata grazie al supporto di sostenitori e sponsor – tra cui primeggia Mimianiwind  – e delle istituzioni locali

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