Sport, ultime news - Si sono svolti il 9 e 10 aprile ad Helsinki gli internazionali indoor di tetra - decathlon, dove il pacese Nino Muratore si è classificato secondo nella classifica generale.
Dopo avere iniziato bene la gara realizzando il record mondiale per evento e di categoria sui 60 metri con il tempo di secondi 8,19 e portandosi subito in testa con ampio margine sugli avversari, è stato raggiunto dal finlandese Juka Helander, con cui ha avuto un durissima lotta alternandosi alla testa della classifica. All’undicesima prova, caratterizzata dal lancio del martellone, Muratore ha fatto due lanci fuori settore e quindi nulli: di conseguenza ha dovuto mettere al sicuro un minimo di punteggio effettuando un lancio debole. In seguito è riuscito ad avvicinare l’olandese Dirk Jan Giskes e iniziare una lotta per recuperare almeno la seconda posizione. Infine ha dovuto lottare ancora e nella gara più dura dei 5000 metri l’olandese è partito fortissimo, disponendo di circa 100 metri di vantaggio, ma nella gara dei 4000 metri Nino Muratore con la forza della disperazione ho aumentato l’andatura permettendogli di vincere in volata di soli tre centesimi di secondo, mentre l’avversario dei Paesi bassi ha invece pagato lo sforzo iniziale.
Intervistato, il campione di Pace del Mela ha espresso simultaneamente una grande gioia ed un’immensa rabbia, poiché, se è felice nell’avere conseguito il titolo di vicecampione del mondo nel decathlon quadruplo, disciplina durissima, che richiede una grandissima preparazione, forza d’animo e spirito di sacrificio, avrebbe potuto salire sul podio più alto se in Sicilia, oltre alle strutture sportive, ci fossero le attrezzature pertinenti alla disciplina sportiva per i cui successi egli lavora durissimamente dovendosi peraltro spostare da una città all’altra dell’isola. Nel caso specifico egli ha lamentato la mancanza del suddetto martellone con cui potersi allenare, ripiegando su un surrogato attrezzo rudimentale costruito con le proprie mani e dunque inadeguato.
Il tetradecathlon è una pratica sportiva olimpionica composta da quattordici discipline da svolgersi in due giorni di gare comprendenti corse, lanci e salti.
È importante che le istituzioni locali si adoperino per creare quelle strutture sportive per valorizzare i campioni della nostra terra, i quali, allenandosi nell’anonimato, conseguono così grandi prestigiosi successi da scolpire il loro nome nell’albo d’oro sportivo ed offrire al mondo l’immagine di una Sicilia differente da quella che s’immagina, imperniata sulla volontà di affermarsi in ogni campo della vita.
Foti Rodrigo
