AUTOSTRADA TIRRENICA, lettera al sindaco di Tarquinia: troppe criticità in agguato. Una follia l'autostrada tirrenica. Ultime notizie Tarquinia.

Egregio Sindaco,

Le invio alcune osservazioni sulla questione dell'Autostrada tirrenica, rappresentate da ITALIA NOSTRA e dal Movimento no coke Alto Lazio durante l’audizione alla commissione ambiente della camera dei deputati sul progetto dell’AUTOSTRADA TIRRENICA.
Lei con la sua maggioranza avete approvato il tracciato autostradale, nel 2008, quel tracciato, totalmente diverso dall’attuale, presenta gravi criticità, che andrebbero valutate di nuovo, in un consiglio comunale aperto, per dare alla cittadinanza un’informazione mai avuta su come cambierebbe il nostro paese con la realizzazione dell’Autostrada TIRRENICA sovrapposta all’attuale SS Aurelia, togliendo a tutti una strada gratuita, per una a pagamento, deturpando e rovinando l’intero territorio.I cittadini hanno il diritto di sapere cosa rischiano con la realizzazione di un’autostrada, quando potrebbero avere la messa in sicurezza della SS Aurelia, una trasformazione meno impattante per il territorio, e magari con più possibilità per le aziende locali di partecipare alla realizzazione.


CRITICITA’ LEGALI

Tra le maggiori criticità del progetto che prevede che l’autostrada per 35 anni sia gestita dalla SAT (Società Autostrada Tirrenica), una società privata. A questo proposito c’è una forte anomalia: il Presidente della SAT , Antonio Bargone, è anche Commissario governativo per l’Autostrada Tirrenica: gli interessi del Pubblico e dello Stato Italiano non coincidano necessariamente con quelli “privati” della SAT. E’ un gravissimo conflitto di interessi. Purtroppo in Italia, troppo spesso Infrastrutture e Opere Pubbliche sono espressione di finanziamenti illegali. Chi controllerà la gestione dell’infrastruttura quando controllore e controllato sono la stessa persona?


CRITICITÀ ECONOMICHE

Ci sono altri problemi: è lecito privatizzare una strada demaniale? Quello dell’Aurelia sarebbe il primo caso di consegna ai privati di un tratto essenziale del sistema stradale pubblico italiano. Un privato –occorre aggiungere- che ottiene un appalto da più di 2 miliardi di euro senza gara europea.


La SAT e il Governo vogliono fare in fretta. Le procedure vengono accelerate. Il Ministero Infrastrutture ha convocato per il 3 Agosto 2011 una conferenza dei servizi nonostante sia ancora in corso la Valutazione di Impatto Ambientale.


Ci dice la SAT: occorrono 2,3 miliardi per costruire l’A12 Tirrenica . Ma basteranno? Purtroppo l’esperienza insegna che molto spesso nella costruzione delle Infrastrutture Statali ci sono degli “sforamenti” tra il 20/30 %. Secondo i nostri esperti economici un mutuo a 30 anni per 2,3 miliardi prevede interessi per 150/180 milioni di euro all’anno. Come si otterranno queste risorse? Con il project financing lo Stato non dovrebbe intervenire. La SAT sostiene che riuscirà ad andare in pari con il pedaggiamento di circa 31.000 automobili di media giornaliera su base annuale. Peccato che oggi circolino sull’Aurelia solo 17.000 veicoli. Come si può essere sicuri che ci sarà quasi il raddoppio dei passaggi? E se ciò non avvenisse? Chi pagherà le perdite? Non vorremmo che si ricadesse nel vecchio sistema italiano per il quale i profitti vanno all’imprenditore privato (Caltagirone, il Monte dei Paschi di Siena, la Lega delle Cooperative) e le perdite allo Stato. Cosa potrebbe succedere se il prezzo del petrolio e quindi della benzina salisse molto? E con l’aggravarsi e prolungarsi della crisi economica?


CRITICITA’ TECNICHE:

Le complanari da sempre sono distruttive per il territorio. Nel progetto SAT non esistono come sistema completo e, non garantisce alla popolazione il diritto di traffico agricolo e civile di chi non può o non vuole pagare il pedaggio. Nel tratto che interessa Tarquinia non ci sono strade alternative, solo la litoranea verso Civitavecchia, che andrebbe condivisa con mezzi pesanti e mezzi agricoli, rendendola ancora più pericolosa dell’attuale Aurelia, ma per andare verso Grosseto?.

Gli espropri: la zona presa in considerazione è economicamente una zona molto pregiata e utilizzata: case, case di vacanza, ville, agriturismi, aziende agricole, alberghi, campeggi. Per centinaia di famiglie che hanno a ridosso dell’Aurelia l’abitazione, o il luogo di lavoro, l’autostrada è una soluzione catastrofica come denunciano ogni giorno i giornali riferendo di manifestazioni popolari.


Per tutti questi motivi, è stato chiesto alla Commissione Ambiente di approfondire le problematiche e invitare il Governo e il Ministro Matteoli a riesaminare l’intero progetto uniformandosi alle direttive europee che esplicitamente consigliano di moderare il ricorso alle autostrade e incentivare invece modelli di mobilità intermodale come la navigazione e le ferrovie.


In conclusione il progetto , dopo 43 anni che la SAT ci lavora sopra, è ancora in molte sue parti indefinito, distruttivo e costoso. Il punto di vista dei cittadini è che l’interesse del Pubblico, ripetiamo, sia servito meglio da una strada statale messa in sicurezza che risulta essere meno impattante per il territorio e la realtà economica che vi prospera. Ciò vale anche per l’economia nazionale che sopporta in questo momento pericolosissime tensioni.

Sabato 6 Agosto nel consiglio comunale indetto per le ore 8.00, lascerò al Presidente del Consiglio Comunale la richiesta di consiglio comunale aperto, credendo nel suo valore democratico dei consigli comunali, senza paura di confronti e senza chiusure preconcette, proprie della politica partitica, cercando un momento di condivisione del grave stravolgimento che potrebbe accadere, al nostro paese qualora si avviasse il progetto dell’Autostrada Tirrenica


Gruppo consiliare autonomo

Per il bene di Tarquinia

Marco Tosoni

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