Infrastrutture di trasporto e biodiversità: il Comitato scientifico di IENE Italia (Infra-Eco-Network-Europe) presenta il proprio documento strategico
Ponti e tunnel a favore della fauna selvatica: si chiama “Road ecology” la nuova frontiera dell’infrastruttura rispettosa dell’ambiente. Ed è l’approccio adottato da IENE (Infra-Eco-Network-Europe), la rete di collaborazione di istituzioni ed esperti a livello europeo più autorevole sul tema della frammentazione degli habitat causata da strade, autostrade e ferrovie, una delle più importanti minacce alla tutela della biodiversità in Europa e nel mondo.
Una metodologia contenuta nel nuovo documento strategico messo a punto in questi giorni dal Comitato scientifico della rete IENE Italia: dopo aver occupato il suolo e modificato i corsi d’acqua, l’uomo minaccia la natura, le specie e gli habitat con il rumore, l’inquinamento e i veicoli, cha causano la morte di un elevatissimo numero si animali selvatici. <<L’effetto più pericoloso per la conservazione della biodiversità – spiega Marco Dinetti, coordinatore IENE per l’Italia e responsabile Ecologia Urbana LIPU-BirdLife Italia - è la frammentazione dell’ambiente: le strade suddividono gli habitat in porzioni più piccole e distanti, processo che comporta la progressiva estinzione locale di piante e animali>>.
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La rete IENE Infra-Eco-Network-Europe, nata nel 1996 proprio per affrontare i problemi del rapporto tra fauna e infrastrutture, promuove la road ecology, una nuova disciplina che coniuga gli aspetti progettuali ed ingegneristici con quelli ecologici e faunistici, al fine di realizzare una rete di trasporto pan-Europea efficiente, sostenibile e sicura, individuando le misure per mantenere la biodiversità e ridurre la quota degli incidenti stradali e le collisioni con la fauna.
Quest’anno IENE si è riorganizzata in occasione di un meeting che si è svolto in Ungheria, cui ha fatto seguito la formazione del Comitato scientifico di IENE Italia, il cui documento strategico messo a punto proprio in questi giorni sottolinea i temi principali e gli obiettivi per il lavoro dei prossimi anni: oltre alla Road ecology, il Documento IENE descrive le interazioni tra fauna e infrastrutture; i modelli di previsione dei rischi di incidente stradale; la frammentazione del territorio; le reti ecologiche e gli indirizzi per le infrastrutture lineari ecocompatibili; di autostrade e fauna; i primi interventi di deframmentazione di habitat faunistici su infrastrutture stradali in Friuli Venezia Giulia; il consumo di suolo e la compensazione ecologica; i danni agli autoveicoli per incidente stradale con fauna selvatica; la tutela degli anfibi e della piccola fauna nell’ambito delle infrastrutture di trasporto.
In vista del prossimo meeting internazionale IENE, che si svolgerà a fine aprile 2009 in Portogallo, IENE Italia intende, tra le altre cose, aggiornare il report sullo stato dell’arte “Infrastrutture di trasporto & Biodiversità”, la cui prima edizione è stata recentemente pubblicata a cura della LIPU.
IENE intende promuovere ulteriori collaborazioni con le istituzioni centrali e locali, con le società di gestione autostradale e ferroviaria, gli istituti di ricerca e le associazioni.
<<Il nostro messaggio – conclude Marco Dinetti – va a tutti gli enti pubblici, le società di gestione, gli istituti di ricerca, le associazioni ed i professionisti privati, in modo che ci segnalino le attività svolte nel campo ‘strade e fauna’ e ci permettano così di aggiornare l’archivio delle esperienze italiane, e presentarle nei rapporti sullo stato dell’arte ai periodici meeting internazionali di IENE>>.
Il Comitato scientifico IENE Italia, al quale partecipano i maggiori esperti del settore, è attualmente formato dai seguenti membri: Marco Dinetti (Coordinatore per l’Italia – LIPU-BirdLife Italia, Parma), Francesco Acerbi e Marcello Pilla (Autostrade Centro Padane, Cremona), Alessandro Cerofolini (Corpo Forestale dello Stato, Roma), Vincenzo Ferri (Centro Studi Arcadia, Tarquinia), Matteo Guccione (ex APAT, ora Ispra, Roma), Sergio Malcevschi (Università di Pavia), Paolo Pileri (Politecnico di Milano), Bernardino Romano e Serena Ciabò (Università de L’Aquila), Riccardo Santolini (Università di Urbino), Giuliano Sauli (AIPIN, Trieste)
E-mail: andrea.mazza@lipu.it - www.lipu.it
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