LATINA, TERRE AVVELENATE / a Latina, Priverno, Sezze, Pontinia e Prossedi amianto, diossina e rifiuti tossici. Video Youtube - Ultime notizie Latina
- E' stata la Guardia di Finanza a fare quest'agghiacciante scoperta, in un blitz coordinato dal comando provinciale delle Fiamme Gialle. Le aree sequestrate si trovano nei comuni di Priverno, Prossedi, Pontinia, Latina e Sezze. La vicenda ha avuto inizio con il sequestro di un terreno appartenente a un'azienda di Latina che operava nel settore della compravendita immobiliare: alcuni fondi di sua proprietà erano utilizzati per lo sversamento illecito di rifiuti speciali, tutti materiali pericolosi perchè altamente tossici, tra essi anche l'amianto.


Il passo successivo è stato l'avvio di un monitoraggio di tutto il territorio circostante, in collaborazione con la sezione aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare. Sono state quindi scoperte altre sei aree destinate a discariche abusive, dove venivano depositati in modo incontrollato rifiuti di ogni genere. Le forze dell'ordine hanno sottratto circa quindicimila metri quadrati di territorio della provincia al degrado ambientale.  

Alcuni dei territori controllati appartengono alla Regione Lazio e al Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino. Al monitoraggio della GdF sono seguiti i rilievi tecnici effettuati dall'Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) Lazio che hanno evidenziato il degrado di alcune di queste aree e la loro pericolosita' per la salute pubblica. Particolarmente grave è stata la presenza di diossina individuata in una parte del fiume Ufente, che fino a poco tempo prima era utilizzato per l'irrigazione delle coltivazione dalle aziende agricole circostanti.



Considerando la collocazione dei terreni, situati in zone molto nascoste e poco conosciute del pontino, la Guardia di Finanza potrebbe presumere l'esistenza di un "catasto parallelo" di terreni in cui smaltire illecitamente i rifiuti. Delle tre persone segnalate alla Procura della Repubblica di Latina, il primo è un ottantatreenne romano, legale rappresentante della società proprietaria del primo terreno scoperto, mentre le altre sono due donne, una sessantacinquenne di Amaseno, nel frusinate e una cinquantenne di Latina, proprietarie di altrettanti terreni. L'autorità giudiziaria sta valutando anche la posizione degli enti locali proprietari dei terreni su cui sono state trovate le discariche.
 

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