OPERAZIONE OPEN STUDIOS A BOLOGNA. studi d’arte a porte aperte per un giorno. Ultime notizie - Un week-end all’insegna del
voyeurismo dall’intenso sapore artistico, quello dei
bolognesi e di quanti, fortunati, hanno avuto modo di prendere parte
a Open Studios, l’iniziativa del Comune di Bologna
e di Premio Celeste (concorso per la promozione dell'Arte
Contemporanea in Italia ) che ha coinvolto ben 60 artisti
bolognesi (di nascita o d’adozione) che hanno svelato i segreti
delle loro fucine creative, aprendone le porte domenica 9
ottobre, per circa 24 ore, ai tanti curiosi o appassionati
lasciatisi coinvolgere dall’originale evento.
Botteghe
d’arte dislocate lungo tutto il centro cittadino, misconosciute ai
più e ben nascoste ai comuni sguardi indiscreti che hanno incantato
la folla, poca (probabilmente causa scarsa diffusione della notizia)
ma buona, avvicinandola ad una dimensione artistico-metropolitana di
Bologna senza precedenti.
Studi con tanto di Curatori ad
hoc alternati a botteghe d’arte dalla proposta interpretativa
più libertina come lo Studio di Giovanna Basile (in Via
De’ Gombruti, 5), Psicologa che ripropone nelle sue sinuose
sculture, per lo più femminili, quelle storie che ‘per mestiere e
per piacere’ ascolta, nel tentativo di dare loro una nuova forma,
una risposta, un colore piuttosto che una policromia che possa
avvicinarle a nuovi sguardi, allontanandole, così, dall’artista
medesima. Un desiderio di condivisione, quello della Basile,
che, da Psicoterapeuta, approda alla scultura ‘quasi per
necessità’, con l’intento di esternare al mondo la ricchezza di
esseri e vicende che costellano, volente o nolente, il suo tanto
complesso quanto delicato mondo.
‘L’arte cresce tra gli
alberi’, questo il titolo della Mostra allestita per
l’occasione dall’artista bolognese già sotto al portico che
conduce al suo Studio, costellato, per l’evento, da variopinte
giraffe realizzate dalla Basile con la medesima tecnica-leitmotiv
del suo estro artistico. Strutture metalliche filiformi,
espressione ora di armonia, ora di contrasto, il tutto esaltato dal
sapiente uso dei colori, volto all’esaltazione del ‘perturbante’
che caratterizza il vivere contemporaneo.
Tante le Mostre
allestite dall’artista dal 2000 ad oggi che si augura: ‘Spero che
un’iniziativa come gli Open Studios possa ottenere,
con il tempo, più visibilità con una mirata e capillare azione di
marketing, la stessa che anch’io dovrei intraprendere per la mia
arte’.
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