La lista degli stipendi dei supermanager della pubblica amministrazione, ultime notizie Roma - Il ministro per la Pubblica amministrazione Patroni Griffi ha portato nelle commissioni riuniti affari costituzionali e lavoro della Camera la lista con gli stipendi dei manager della pubblica amministrazione. In testa per guadagno c'e' il Capo della Polizia Antonio Manganelli con 621.253,75 euro. Nella lista ci sono anche le retribuzioni delle autorita' indipendenti (tra le altre Antitrust, Consob, Agcom) e dei capi Dipartimento di presidenza del consiglio e ministeri. Ci sono anche enti pubblici come Istat e Inps.

La lista con le retribuzione dei manager pubblici era stata richiesta dalle commissioni della Camera Affari costituzionali e Lavoro che stanno esaminando lo schema di decreto del presidente del Consiglio che mette un tetto agli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione, attuando quanto previsto dalla manovra Salva Italia di dicembre. Nel Dpcm di Monti il limite reddituale, agganciato allo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione, inizialmente era di 305 mila euro. Poi il ministero della Giustizia ha fornito la cifra aggiornata: il tetto e' quindi ora di 294 mila euro (per la precisione 293.658.95 euro).

Alcuni dati inviati oggi avevano come riferimento il primo tetto. Altri il secondo. Tra l'altro, le cifre che le amministrazioni hanno fatto arrivare a Patroni Griffi, che le aveva sollecitate con una circolare, tengono conto solo del reddito e non dei cumuli. Percio', con ulteriori verifiche, i redditi inviati potrebbero crescere ulteriormente e il capo della Polizia Manganelli potrebbe non essere piu' il primo della lista mentre qualcun altro potrebbe diventare il piu' ricco a causa di altri emolumenti (magari per doppi incarichi) che ad ora non risultano.

Il limite reddituale non e' richiesto ai dirigenti degli organi costituzionali (Quirinale, Parlamento, Corte costituzionale) e a quelli di Regioni ed Enti locali, che hanno una loro autonomia e che quindi erano stati eslcusi gia' dal Salva Italia.

Il parere delle commissioni al governo dovrebbe arrivare mercoledi' 29 febbraio. Una volta avute le osservazioni delle commissioni (anche il Senato e' chiamato a darle) il Consiglio dei ministri dara' il via libera definitivo al tetto ai manager.

Patroni Griffi precisa: "Non e' detto che al parlamento arriveranno atri dati, ma questo non significa che noi come governo non ci stiamo muovendo per avere tutte le indicazioni, comprese quelle sui cumuli". Il provvedimento, aggiunge, "e' immediatamente applicabile". Quindi il taglio allo stipendio dovrebbe avvenire subito dopo il via libera del Cdm (a meno che non ci siano ripensamenti sulla retroattivita', ossia sull'applicazione ai contratti in essere).

Al primo posto dell'elenco c'e' dunque il capo della Polizia, Antonio Manganelli, con 621.253,75 euro. Dopo di lui il Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, con 562.331,86 euro e il capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap), Franco Ionta, con 543.954,42 euro. Sempre sopra il mezzo milione di euro c'e' il capo di gabinetto del ministero dell'Economia, Vincenzo Fortunato, che e' al quarto posto dei manager pubblici 'paperoni' con 536.906,98 euro.

La lista arrivata alla Camera, nelle commissioni Affari costituzionali e Lavoro, alle prese con il Dpcm Monti sul tetto agli stipendi dei supermanager, comprende il Comparto sicurezza: oltre al capo della polizia e al capo del Dap ci sono il comandante dei carabinieri Leonardo Gallitelli con euro 462.642,56, il comandante della Guardia di Finanza Nino di Paola (in pensione, con euro 302.939,25 di trattamento economico corrisposto fino al 19 agosto 2011), il direttore generale del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone con 362.422,13.

Poi le seguenti Autorita' indipendenti: all'Antitrust Giovanni Pitruzzella guadagna 475.643,38 euro, gli altri componenti 396.379.00; il presidente Energia e Gas Pier Paolo Borboni 475.643,00 e gli altri componenti 396.379,00; il presidente Consob Vegas 387.000,00 e altri componenti 322.000,00; il presidente Agcom Corrado Calabro' percepisce 475.634,38 euro, gli altri componenti 396.369,44. Avcp, Garante Privacy e Covip invece non sforano il tetto dei 294 mila euro.

Per quanto riguarda la presidenza del Consiglio e' arrivato solo il reddito di Franco Gabrielli, capo della Protezione civile (guadagna 364.196,00 euro) perche', e' specificato, '"tra il personale dei ruoli con incarico di struttura" di palazzo Chigi "nessun dipendente supera il tetto del primo presidente della Corte di Cassazione".

Ecco i ministeri con i dirigenti con lo stipendio piu' alto: agli Affari esteri il segretario generale Giampiero Massolo guadagna 412.560,00 euro; in via Arenula il capo Dipartimento della giustizia minorile, Bruno Brattoli, risulta con un reddito pari a 293.029,60 euro; al ministero dell'Economia ci sono poi il Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, con 562.331,86 euro e il capo di gabinetto, Vincenzo Fortunato, con 536.906,98 euro.

Questi i dati arrivati dagli altri dicasteri: alle Politiche agricole al capo Dipartimento Giuseppe Serino vanno euro 300.753, 00 e al Dg Giuseppe Ambrosio 297.500,00; allo Sviluppo economico nessun dirigente ha percepito un trattamento economico onnicomprensivo che supera il tetto dei 204 mila euro (ossia lo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione); il capo di Gabinetto del ministero dell'Interno Giuseppe Procaccini guadagna 395.368,40. C'e' poi un nutrito elenco dal ministero della Difesa: il capo di Stato maggiore della Difesa Biagio Ambrate Abate con 482.019,26 euro; a seguire i suoi pari grado dell'Esercito, Giuseppe Valotto (481.021,78), della Marina, Bruno Branciforte (481.006,65), dell'Aeronautica, Giuseppe Bernardis (460.052, 83); e poi il segretario generale della Difesa, Claudio De Bertolis (451.072, 44).

La lista portata alla Camera dal ministro Patroni Griffi comprende anche i Monopoli di Stato, con il direttore Raffaele Ferrara che percepisce euro 481.214,86. All'Agenzia delle entrate, il direttore Attilio Befera guadagna (dal 24 giugno 2011) euro 304.000,00 ed e' superato dal suo vice Marco Di Capua che guadagna euro 305.558,00 (al netto del contributo di solidarieta'). Il direttore dell'Agenzia del territorio, Gabriella Alemanno, conta su un reddito di euro 307.211 (al netto del contributo di solidarieta').

Capitolo Enti pubblici. Il presidente dell'Istat Enrico Giovannini percepisce euro 300.000,00. Il presidente Inps, Antonio Mastrapasqua, guadagna 216.711,67 euro. E sempre in casa Inps sforano il tetto chiesto dal governo le seguenti figure di direttore generale: Mauro Nori (377.214,86), Massimo Pianese (322.841,14 euro), Giuliano Quattrone (333.416,97 euro), Maria Grazia Sampietro (314.371,92 euro), Giuseppe Baldino (306.548,79 euro), Daniela Becchini (296.208,91 euro).

Gli altri enti pubblici (Aran, Agea, Inail, Agenas, Isfol, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Istituto nazionale di Ricerca metrologica, Stazione zoologica Anton Dohrn, Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, Parco Appennino) hanno comunicano che le loro figure di vertice hanno stipendi di importo inferiore al tetto di 294 mila euro.

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