Ma cosa è successo? La scorsa settimana dalla lettura delle carte del tempo avevamo previsto, e questo era accaduto anche ai meteorologi professionisti, che una perturbazione atlantica avrebbe interessato prima le regioni del nord Italia e poi successivamente il centro e parte del sud, portando finalmente un pò d'acqua nelle nostre campagne. Tutto questo invece non è accaduto, la perturbazione atlantica è arrivata sulle regioni nord occidentali, si è portata debolmente al centro, ma poi è scivolata più a nord delle Alpi ed è svanita. La tanto attesa pioggia non è più arrivata. Dov'è c'è stato l'errore di valutazione degli eventi meteo, tanto chiari sulle carte del tempo?

Non avevamo calcolato che sull'Europa centrale, attivata dall'aria africana, nasceva una nuova cella di alta pressione, quella che da oggi battezzeremo Alta Pressione Europea. Si, questa è una nuova realtà di cui dovremmo fare i conti in futuro. Ma intanto sulle nostre regioni nord orientali è scattato l'allarme siccità. Un altro regalo del GLOBAL WARMING, l'inizio di un nuovo capitolo sul nostro clima, ma di questo ci ritorneremo nelle prossime settimane ora vediamo cosa ci dicono le previsioni per la settimana entrante, sperando che il nuovo anticiclone "europeo" si disfi definitivamente lasciando entrare nel Mediterraneo le sane e piovose perturbazioni atlantiche.

PREVISIONI DAL 26 MARZO AL 1 APRILE
Il fronte dell'alta pressione "Europea" dovrebbe cedere, consentendo sulle regioni settentrionali l'arrivo di un po' di nuvolosità estesa e qualche pioggia, ma da martedì è prevista la rimonta dell'alta pressione africana che ingloberà quella già presente sull'Europa centrale, portando nuovamente bel tempo e temperature superiori alla media stagionale di 3 o 4 gradi. Da sabato però, proveniente dalla Scandinavia, ci sarà un impulso di aria fredda che investirà anche l'Italia centro nord riportando inizialmente le temperature sui valori stagionali, ma poi facendole scendere di qualche grado. Temporali anche di forte intensità sulle zone alpine. Una sorta di codata invernale che dovrebbe interessarci fino a tutta Pasqua... ma di questo ne riparleremo.

SULL'EUROPA E SUL NOSTRO PAESE SI STA STABILIZZANDO UNA SITUAZIONE CLIMATICA ANOMALA
Incendi di boschi per la prima volta nella nostra storia cominciano a verificarsi a marzo
Da oltre un anno sul Mediterraneo stanno accadendo fenomeni meteo anomali, non riscontrati nel passato. Nell'inverno del 2011 abbiamo avuto un'eccezionale ondata di freddo nei primi mesi dell'anno, fenomeno, che con molta più forza, si è manifestato anche a febbraio di quest'anno. Poi la siccità, più tenue lo scorso anno ed ora più marcata, ha fatto da padrone soprattutto sulle regioni nord orientali. Va subito chiarito che le alte pressioni di blocco sull'Ovest Europa sono divenute molto ricorrenti nel ciclo climatico che, come abbiamo già accennato,  si protrae da oltre un anno. Una fra le cause principali, a parte il global change,  è legata al fenomeno della Niña, fra i cui effetti su scala planetaria si presume vi sia una certa inibizione degli scambi meridiani e conseguentemente le maggiori distensioni di forti aree anticicloniche sull'Europa. Nel nostro continente a causa di ciò stiamo assistendo ad un fenomeno preoccupante, la storica alta pressione atlantica va sempre di più spostandosi nelle latitudini settentrionali, lambendo parte del Portogallo, ma stabilizzandosi ormai sull'Islanda e la Gran Bretagna. L'anticiclone Sahariano va spostandosi più sulla Mauritania lasciando libero il Mediterraneo centrale, in tutto questo rimescolamento assistiamo alla nascita di un nuovo anticiclone quello che forse impropriamente chiameremo anticiclone europeo. 

A causa di ciò abbiamo dovuto registrare temperature anomale, molto più calde del previsto, su vaste aree dell'Europa centrale, mentre sull'est europeo le temperature sono risultate decisamente più basse e le piogge, anche forti, non sono mancate. In particola in Italia a causa della siccità dall'inizio di marzo ad oggi dobbiamo registrare ben 75 focolai d'incendio sia al nord che al centro, un fatto particolarmente anomalo perché di focolai e incendi di bosco da noi si comincia a parlarne da fine giugno fino a tutto settembre, ma mai a marzo.
La presenza di questa nuova cella anticiclonica sull'Europa centro occidentale è il risultato della deviazione ancora verso nord delle perturbazioni atlantiche. Se questa situazione dovesse diventare stabile, allora dovremmo preoccuparci seriamente e ogni Paese del centro-ovest europeo dovrà prepararsi a grandi siccità e a bolle di calore violente estive. Quando mettevamo in guardia i governanti europei sul rischio che l'effetto serra potesse modificare radicalmente il clima sull'Europa e in particolare sul bacino Mediterraneo, venivamo guardati come cassandre, ora qualche "politico" che conta comincia a dire che è il caso di organizzarsi meglio in previsione di fenomeni climatici anomali e in alcuni casi distruttivi..... E in Italia che si fa? A parte qualche grido d'allarme del mondo contadino, si dà la caccia al pensionato che si è dimenticato di prendere lo scontrino dal lattaio....

A Cura di Accademia Kronos

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