"Il Ministro Gelmini e il Governo hanno preferito creare un gravissimo vulnus istituzionale con le Regioni e con gli enti locali, invece di cancellare la norma incostituzionale, proposta in Parlamento, con cui si prevede il commissariamento delle Regioni nel caso non rispettino il termine del 30 novembre per approvare il dimensionamento dell'offerta scolastica."
E' quanto ha dichiarato Silvia Costa, Assessore all'Istruzione della Regione Lazio e coordinatore della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni.
"Tutti gli Assessori regionali all'Istruzione hanno fortemente condiviso la decisione del Presidente delle Regioni di porre questa come pregiudiziale per poter passare ad esaminare l'art. 4 del Decreto sul maestro unico ed il Piano programmatico per la razionalizzazione della scuola, sul quale abbiamo invano chiesto da luglio al Ministro Gelmini il confronto preventivo con le Regioni e con gli enti locali, che sono titolari della programmazione della rete scolastica."
"Nulla di tutto questo è accaduto - ha sottolineato l'Assessore Costa - Il parere, infatti, è negativo da parte della maggioranza delle Regioni. E' incredibile ed inaccettabile che su una materia così delicata e complessa come l'organizzazione dell'offerta scolastica sul territorio, si pensi di decidere dal centro, solo con i tagli al personale, senza nessun ulteriore investimento e riducendo fortemente l'autonomia scolastica."
"Come Assessore regionale e come coordinatore degli Assessori regionali sono davvero preoccupata, perché non ci si mette in grado di dare certezze alle famiglie, ai docenti, agli studenti e agli enti locali" ha concluso Silvia Costa.
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