I consiglieri regionali dei Verdi della Liguria, Cristina Morelli e Carlo Vasconi, hanno inviato una formale richiesta al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ai Ministri competenti, agli Affari Regionali Raffaele Fitto, all’Ambiente Stefania Prestigiacomo e alle Politiche Agricole Luca Zaia, perché il Governo attivi con urgenza la procedura di ricorso davanti alla Corte Costituzionale, per conflitto di competenze e per contrasto con la normativa nazionale, nei confronti della Legge regionale n. 35 del 7 ottobre 2008 che, approvata il 30 settembre scorso con i soli voti contrari dei Verdi, consente di cacciare gli animali selvatici nella aree devastate da incendi dopo soli tre anni dall’evento. Nella comunicazione si chiede anche che il Governo provveda a comunicare alla Presidenza de Consiglio regionale l’immediata sospensione dell’efficacia di questa legge. 

“Come avevamo preannunciato subito dopo l’approvazione di questa legge, - intervengono i consiglieri Cristina Morelli e Carlo Vasconi - abbiamo provveduto ad inviare la Governo il testo della stessa, chiedendo che intervenga impugnandola per contrasto alla normativa nazionale che stabilisce, con la legge statale n. 353 del 12 novembre 2000 all’articolo 10, il divieto di caccia per dieci anni nelle zone che siano state percorse dal fuoco, ciò al fine di tutelare la fauna colpita e particolarmente esposta su terreni incendiati.

Mentre sul piano nazionale assistiamo a una levata di scudi, anche dal Partito Democratico e da associazioni  venatorie ad esso vicino, contro le gravi proposte di deregulation dell’attività venatoria proposte in Parlamento dal PDL, qui in Liguria invece il centro sinistra si allinea con i consiglieri di centro destra che rappresentano gli interessi della parte più retriva del mondo venatorio.

Siamo fiduciosi che la nostra richiesta avrà un seguito, - concludono Cristina Morelli e Carlo Vasconi – poiché riteniamo si tratti di un atto dovuto da parte del Consiglio dei Ministri.

Come nel caso delle norme illegittime rispetto alle direttive europee sulla caccia in deroga ai piccoli migratori, per la quale la Liguria ha subito procedure di infrazione e messa in mora da parte della Commissione Europea, anche in questo caso i Verdi non chiedono altro che si rispettino le leggi  e quindi dei cittadini che, come noto, in grandissima maggioranza provano avversione per la caccia”      

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