Sulmona, L'Aquila, ultime news Abruzzo - www.UnoNotizie.it - “Il rischio di frana in Italia è il più alto in Europa, e nel mondo secondo solo a Cina, Giappone e paesi del centro-sud America. Il costo è elevatissimo ed è destinato ad aumentare perché, con il continuo e progressivo aumento dell’urbanizzazione, in modo non sempre attento agli equilibri idrogeologici del territorio, e la conseguente occupazione di territori sempre più ampi per le attività umane, sono sempre di più le aree con beni esposte al rischio”.

Lo ha affermato Pierfederico De Pari , Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi , nell’annunciare l’importante evento in programma il 25 Gennaio a Chieti con la partecipazione del Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , Gian Vito Graziano e di importanti personalità di rilievo nazionale del mondo politico, istituzionale ed accademico . La conferenza stampa di presentazione , in programma a Sulmona , è stata rinviata a Lunedì 21 a causa delle avverse condizioni meteorologiche.


“In Italia , negli ultimi 60 anni – ha proseguito De Pari - abbiamo avuto in media 61 morti all’anno a causa di fenomeni repentini come esondazioni torrentizie, colate di fango o di detrito e frane.

La superficie nazionale interessata da rischi idrogeologici legati a frane e alluvioni è pari ad oltre il 7% del totale, ovvero oltre 21.000 Kmq. I comuni a rischio di alluvioni e frane sono ben oltre 5.500, il 70% del totale. Vi sono regioni come la Calabria, Umbria, Valle d’Aosta in cui il 100% dei comuni è a rischio, ed altre come la Lombardia, la Toscana e le Marche, in cui i comuni a rischio sono compresi tra il 98 ed il 99%”. E alla ribalta vengono anche i dati dell’Abruzzo.

“In Abruzzo 258 sono le località abitate instabili – ha dichiarato Nicola Tullo , Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo - l’85% dei comuni Abruzzesi è a rischio frane, alluvioni ed erosioni. In termini percentuali oltre il 12% del territorio regionale è  interessato da dissesti”.






Ma l’Italia è anche uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio e per l’intensità che alcuni di essi hanno raggiunto.

Nonostante ciò, la cultura geologica in Italia è pressoché nulla – ha continuato De Pari - ed il ritardo nella prevenzione dei rischi geologici è ormai cronico e puntualmente, ad ogni finanziaria i primi tagli vengono effettuati proprio sulla prevenzione dei rischi ambientali”

E Venerdì 25 Gennaio arriveranno in Abruzzo il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , Gian Vito Graziano , esponenti del mondo istituzionale , politico ed accademico per confrontarsi su un tema importante : “ Fenomeni Naturali e Catastrofi attese : il difficile ruolo della prevenzione in Italia”. Lunedì verranno illustrati alla stampa i dettagli dell’importante evento in programma a Chieti .

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