Siena ultime news www.UnoNotizie.it - Prima di togliersi la vita, David Rossi, il responsabile dell'area
comunicazione di Banca Monte dei Paschi, ha lasciato un biglietto alla
moglie. "Ho fatto una cavolata", queste le sue parole. Il dirigente si è
suicidato gettandosi dalla finestra della sede a Rocca Salimbeni, a
Siena. Il biglietto è stato trovato dagli inquirenti nel suo ufficio.
Poco dopo le 21, si è gettato nel vuoto dal suo ufficio della sede di
Rocca Salimbeni e finendo in un cortile interno. Sul posto sono
arrivati, oltre alla polizia, i sanitari del 118, ma i soccorsi sono
stati inutili.
Rossi, che non era indagato, una decina di giorni
fa era stato perquisito nell'ambito dell'inchiesta sul Monte dei paschi.
Gli uomini del Nucleo valutario della Guardia di finanza, il 19
febbraio, si erano presentati nel suo ufficio e nella sua abitazione.
Nello stesso giorno erano stati perquisiti nuovamente anche l'ex
presidente e l'ex dg di Rocca Salimbeni, Giuseppe Mussari e Antonio
Vigni. Rossi non è stato indagato, ma certo le perquisizioni, fecero
notare allora alcune fonti dopo la 'visita' delle Fiamme gialle, si
fanno "a sorpresa" quando si cercano "prove, documenti o riscontri".
Considerato
uomo vicino all'ex presidente Mussari, Rossi era rimasto al suo posto
anche con la nuova dirigenza. Il sodalizio con Mussari era cominciato
dal 2001, quando l'ex presidente di Mps e Abi era a capo della
Fondazione, azionista di riferimento con il 34,9% del capitale della
banca, e Rossi era il responsabile della comunicazione dell'ente.
Niente
lasciava immaginare il suicidio, ai colleghi che lo avevano contattato
anche negli ultimi giorni per le ultime notizie sull'istituto di credito
aveva risposto con la stessa cordialità e professionalità di sempre.
Rossi, sposato, aveva due figli ed era molto conosciuto in città. Al suo
impegno di dirigente della banca, univa anche quello di vicepresidente
del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te e di membro
del consiglio di amministrazione di Vernice per i progetti culturali.
"Era
uno stretto collaboratore di Mussari da sempre, forse si aspettava
anche la perquisizione" ricorda a SkyTG24 il giornalista dell'Ansa
Domenico Mugnaini. "Era sereno - continua il giornalista - domani era
previso un incontro a Firenze e ci saremmo dovuti vedere".