Siamo scesi in piazza oggi numerosissimi per ribadire con la nostra presenza a Senigallia la contrarietà del mondo studentesco verso il decreto Gelmini.
Siamo scesi in piazza oggi perché non ci fanno paura le minacce di un presidente del consiglio che vuole varare delle misure di sicurezza contro una generalizzata mobilitazione di studenti, che pervade tutta l’Italia, dal nord al sud.
Siamo scesi in piazza oggi per dimostrare che le vostre norme di sicurezza non ci fanno paura, che la vostra arroganza non ci fermerà mai, siamo scesi in piazza oggi perché gli studenti sono una moltitudine incontrollabile, perché gli studenti sono ribelli, siamo scesi in piazza oggi perché vogliamo difendere i nostri diritti, il nostro futuro e la nostra cultura.
Siamo scesi in piazza e abbiamo dimostrato che questa volta sono loro ad aver paura, e ci riferiamo al preside dello scientifico che per non far partecipare gli studenti della scuola all’assemblea pubblica, ha fatto chiudere interamente l’edificio negando ogni libertà a chi stava dentro.
Siamo scesi in piazza oggi per ricordarvi di nuovo che non ci avrete mai come ci volete voi!
Il nostro scopo oggi è quello di diffondere la protesta, di dare inizio anche qui a Senigallia ad una lunga serie di mobilitazioni, di assemblee, di comitati per sabotare questo decreto che non piace a nessuno, fatto da un’incapace che altro non è che un burattino, un burattino in mano a Tremonti e a Berlusconi.
Siamo scesi in piazza oggi per cercare di salvare quello che resta della scuola pubblica.
Siamo scesi in piazza oggi per dire basta ai tagli, perché l’unico taglio che accetteremo sarà quello su tutti i punti del decreto Gelmini.
Siamo scesi in piazza oggi ma il nostro scopo è quello di esserci ancora per impedire l’approvazione della legge 133.
ABBIAMO INIZIATO PER NON FERMARCI!
Collettivo Studentesco Zenit
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