Fermiamo il  CAV(I)LLO DI TROIA.
OGM ed Agricoltura Biologica: i rischi di un Regolamento illegittimo ed anticostituzionale e le vertenze da attivare con la massima urgenza a livello nazionale ed europeo

Per un NO agli OGM senza soglie di “(in)tolleranza” e “coesistenze”
OGM nel biologico allo 0,9% dal 1 gennaio 2009? Allo 0,1%  per Decreto Ministeriale, su richiesta esplicita della Coalizione liberi da OGM?
Non sarebbe ora di finirla con questa sceneggiata delle "soglie di (in)tolleranza" di ogm nel Biologico e/o dei falsi "limiti di rilevabilità",  inventati ad arte per far passare livelli "tollerati" di inquinamento da ogm negli alimenti... addirittura in quelli Biologici (per di più senza etichettature, ndr)?
0,1% (1 grammo per kg) o 0,9% (9 grammi per kg) sono in pratica la stessa cosa... un "Cavillo di Troia" che consentirebbe alle Multinazionali Agrochimicotransgeniche di:
- fregare i consumatori e i produttori agricoli Europei (in particolare quelli biologici italiani), rendendo praticamente impossibile consumare alimenti ogm free, con aumento dell'insicurezza sociale complessiva e dei rischi per la salute dei consumatori, non essendoci più filiere 100% ogm free per legge. Ciò creerebbe una confusione tra i produttori e i consumatori, con grosso calo dei consumi biologici (confermato dal sondaggio Coldiretti), aggravio dei costi e grossi rischi di inquinamenti e contaminazioni per chi intendesse certificare prodotti al 100% ogm free, grazie all'importazione di materie prime biologiche a basso costo dai paesi "contaminati" da OGM. Oggi in Italia siamo ancora liberi da ogm, grazie all'assenza di coltivazioni transgeniche  ed alla tolleranza ZEROGM nelle sementi e nei prodotti biologici e di origine protetta e garantita.
- rendere vani i controlli e le persecuzioni di reato sulle contaminazioni da ogm, attraverso il criterio di tolleranza ed "accidentalità" delle contaminazioni ed inquinamenti, che scaricano dalle responsabilità i produttori e commercianti di OGM. Le contaminazioni da ogm in realtà sono oggi perfettamente evitabili coltivando, e non solo in modo biologico, in Italia o in Europa.
- favorire le importazioni di prodotti biologici da paesi contaminati con ogm a scapito delle coltivazioni tradizionali italiane ed europee e della biodiversità autoctona  e di qualità, adattata all'ambiente Agroecologico locale che si esprime attraverso i prodotti tipici di un territorio. L'italia, con un patrimonio agroalimentare inimitabile, deve mantenere la "purezza genetica" dei suoi prodotti agricoli, quale occasione storica di rilancio nel mondo intero e non rischiare la fine delle sue tradizioni Agroecologiche, per gli interessi dei grossi commercianti internazionali ed importatori senza scrupoli, che intendono sottoporci al brevetto sugli ogm.
- attraverso la falsa propaganda delle contaminazioni inevitabili, inducendo i consumatori a pensare che l'Italia e l'Europa sono già contaminate irreversibilmente con gli OGM, creare la condizione  necessaria (accettazione di livelli di tolleranze di ogm in tutte le filiere agroalimentari) per poter aprire alle successive coltivazioni di OGM ed alle effettive contaminazioni, a quel punto inevitabili.
Oggi, di fatto, la tolleranza zero OGM nel biologico difende tutta l'agricoltura italiana ed Europea dalle "commistioni di coltivazioni con ogm", che contaminerebbero "naturalmente" e non accidentalmente tutte le alte forme di agricoltura, in maniera irreversibile.  Ciò presuppone il reato di mancato rispetto della "coesistenza", su cui si è pronunciata la Corte Costituzionale italiana, giustificando le Regioni OGM Free rimandando a norme di "coesistenza con gli ogm" che possono riguardare solo il mercato delle merci e gli scaffali di vendita, tra prodotti importati contaminati da OGM ed etichettati ad hoc e prodotti di coltivazione nazionali ed europei, rigorosamente OGM free.
Si rammenta che nei prodotti agricoli convenzionali è già accettata una soglia (costituzionalmente illegittima) di tolleranza di OGM, senza etichettatura, dello 0,9%.
- Con le cosiddette soglie di Tolleranza di ogm diventa inoltre impossibile la gestione e le persecuzione degli inquinamenti accidentali o dolosi/colposi, cosicchè le contaminazioni da ogm potrebbero diventare a quel punto irreversibili, con necessità futura di progressivo aumento delle cosiddette (in) "tolleranze" di ogm in tutti gli alimenti.
Grazie alla tolleranza zero nelle sementi di qualsiasi natura e negli alimenti biologici, non ci sono contaminazioni o inquinamenti da ogm nelle produzioni agricole Italiane e nei prodotti biologici sul mercato, in quanto con i criteri analitici di presenza/assenza, le partite di semi contaminati vengono rispedite al mittente estero e i prodotti inquinati da ogm non possono essere etichettati come biologici.
Inoltre i prodotti DOP e IGP, essendo d'origine protetta europea, non dovrebbero contenere tracce di ogm.
- Soglie di tolleranza e limiti di rilevabilità:
Il limite di rilevabilità non c'entra nulla con la soglia di tolleranza. Esso infatti corrisponde alla singola particella di OGM (DNA manipolato), che può essere presente o meno nel campione di analisi, amplificata in maniera sufficiente attraverso il metodo di analisi che la riproduce in un tempo adeguato (PCR Real time), rilevata con criterio di presenza/assenza (analisi qualitativa).
La tolleranza di ogm nel biologico deve rimanere ZERO, senza nessuna virgola, mantenendo la "purezza"del   biologico al 100% libero da OGM, e la conseguente possibilità di perseguire i responsabili dell'inquinamento genetico e delle eventuali contaminazioni ambientali.
Inoltre va introdotto il test di presenza /assenza di ogm con etichettatura di qualsiasi presenza di ogm anche nei prodotti convenzionali, per il rispetto della libertà costituzionale dei consumatori e del principio di precauzione europeo
Trattandosi di materia riguardante le sovranità nazionali è necessario inoltre ottemperare all'obbligatorio referendum popolare consultivo prima di ogni decisione in materia di OGM, in base a quanto previsto dalla Direttiva Comunitaria in materia di OGM
Credo che il Ministro ZAIA non si farà sfuggire l'occasione di chiamare il popolo a decidere di chiudere l'Italia agli OGM.

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