“Una protesta modello, che dimostra l’attaccamento di studenti e professori alla scuola”. L’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia, Aldo Fabbrini, ha fatto visita ai ragazzi del liceo statale classico - linguistico “Mariano Buratti” di Viterbo, che hanno deciso di portare avanti un progetto complementare alle normali lezioni, per dire no alla riforma Gelmini.
“Agli studenti – dice Fabbrini – esprimo tutta la mia solidarietà per la serietà che stanno dimostrando, manifestando il loro dissenso verso un decreto legge che, come me, non condividono. Ai professori invece un ringraziamento, per aver appoggiato quanti hanno voglia di esprimere la propria opinione in maniera costruttiva e rispettosa di tutti, che poi è una delle cose fondamentali che dovrebbe insegnare la scuola”.
“Sono andato a trovarli – continua Fabbrini – e ciò che ho visto è l’esatto contrario del messaggio che qualcuno sta cercando di far passare. Non solo infatti non viene impedito ad alcuno di seguire le normali lezioni, ma ce ne sono di altre in orari in cui di solito chi lavora sta a casa e chi va a scuola si prende una pausa”.
Insomma, il dissenso stavolta è tutto fuorché la classica scusa per marinare la scuola. “Esprimo grande compiacimento per l’iniziativa – conclude Fabbrini – e per l’appoggio dei professori e della preside Agata Severi a questa forma di protesta dotta. Una lezione sì, ma in questo caso di stile”.
M. Lozzi
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