Inchiesta rifiuti nel Lazio, ultime notizie ambiente -
“L’inchiesta sulla gestione dei rifiuti nel Lazio fa emergere l’area grigia che ha governato il ciclo dei rifiuti a Roma e nel resto della regione in questi ultimi trent’anni. Secondo quanto emerge dall'indagine le politiche sui rifiuti sono state decise da un privato a beneficio dei suoi interessi, in un paese normale invece tali politiche vengono decise e stabilite dalle amministrazioni pubbliche nell’interesse della collettività e dei cittadini. Fino a quando la politica non deciderà di prendere le distanze dai signori della discarica, l’Italia rimarrà un paese colmo di buchi e di perenni emergenze da fronteggiare.

È ora che la politica e le amministrazioni affrontino questa sfida senza più tentennamenti, perché il Paese ancora oggi è sotto procedura d'infrazione e non può più aspettare. Per combattere lo smaltimento in discarica servono concreti passi avanti e atti coraggiosi contro la lobby dei rifiuti e non passi indietro come rischia di fare l’attuale governo con il condono sull’ecotassa per l’interramento dei rifiuti previsto nel ddl in materia ambientale, collegato alla legge di stabilità, in discussione in Parlamento nelle prossime settimane”, così Stefano Ciafani, vice-presidente di Legambiente, commenta l’inchiesta che ha portato all’arresto di sette persone e del patron di Malagrotta.
 
“Nella gestione dei rifiuti del Lazio c'è un cancro criminoso gravissimo che oggi sembra essere scoperto con chiarezza e che va subito debellato – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Grazie ad un lavoro lungo e certosino del Noe di Roma e della sezione centrale dei carabinieri, sono davanti agli occhi di tutti fatti descritti minuziosamente che lasciano poco spazio a dubbi: carte falsificate, foto taroccate, atti dettati dal privato alla Regione.

Legambiente è costituita parte civile in molti dei processi già aperti nel Lazio sulla gestione dei rifiuti e se ci saranno le condizioni sarà al fianco della Procura di Roma anche in questo caso, una volta che le indagini avranno fatto il loro corso. Questi fatti così gravi richiedono però soprattutto una svolta definitiva sui rifiuti a Roma e nel Lazio, e tocca alla politica metterla in atto per voltare definitivamente pagina.

La Regione ha abolito una parte del vecchio piano rifiuti, messo soldi sulla differenziata e col Comune chiuso Malagrotta, ora per battere il pezzo sporco della gestione della monnezza e puntare davvero su riciclaggio, riuso e riduzione servono subito un nuovo serio e concreto piano rifiuti regionale e un nuovo contratto di servizio con l'Ama, dopo la nomina odierna del nuovo management, al quale vanno i nostri migliori auguri”.
 
 
L’ufficio stampa di Legambiente: 0686268353-99
 

Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Attualità

TV, Osvaldo Bevilacqua e Sergio Cesarini promuovono Viterbo

Osvaldo Bevilacqua, giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV per il Travel...

Bolzano, Loacker: dolce ricetta aziendale dalla squisita bontà famigliare

Sostenibilità significa avere uno stile di vita rispettoso delle risorse a disposizione, in grado...

DOBBIAMO MOLLARE? /riflessioni su TarquiniaCittà di Luigi Daga. Cita le infiltrazioni mafiose a Tuscania

A seguire l\'articolo scritto 15 anni fa da Luigi Daga sul giornale Tarquinia...

VITERBO: A PIEDI DAL QUARTIERE RESPOGLIO ALLA QUERCIA ATTRAVERSANDO LO STORICO PERGOLATO

Attualmente a Viterbo il quartiere Respoglio è collegato a La...

Domenica 3 dicembre gratis a Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante

Un’occasione da non perdere per visitare Villa Lante il meraviglioso parco con i suoi giardini...

Tuscia, a Viterbo prende forma la prima Comunità Energetica locale

È stata costituita a Viterbo, su iniziativa di un gruppo di cittadini, la Comunità Energetica...

Mega-antenna vicina alla storica Basilica della Quercia a Viterbo

Uno scempio contro il paesaggio di Viterbo e i suoi pregevoli monumenti, e un rischio per la...