La Proposta di Legge sulle norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere ha superato il vaglio della VIII^ Commissione sulle Pari Opportunità della regione Liguria .
Il parere di conformità regolamentare comporta l’inizio dell’iter in I^ Commissione Affari Generali e istituzionali, che entrerà nel merito della Proposta di Legge il cui testo ricalca la legge approvata nel 2004 dalla regione Toscana, ma che prevede già lo stralcio dei 3 articoli che la Corte Costituzionale impugnò poiché trattavano aspetti di competenza prettamente statale e non regionale.
“Questo testo riconosce a tutti il diritto alla libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, - dichiara Cristina Morelli, responsabile nazionale per i diritti umani e civili del partito del sole che ride– stabilendo precise norme anti-discriminazione e mettendo in cantiere anche specifiche azioni in campo formativo, lavorativo e sociale.
Ci auguriamo che questa nostra proposta di legge venga rapidamente approvata, facendo sì che regione Liguria si ponga all’avanguardia al pari di altri regioni, quali la Toscana, nel campo del riconoscimento dei diritti, soprattutto in vista dell’importante ruolo che avrà Genova il prossimo anno con il Gay Pride 2009.
Il tema dei diritti dovrebbe vedere uniti destra e sinistra – conclude Cristina Morelli – per dare dignità a tutte le persone ancora oggi discriminate semplicemente per il loro orientamento sessuale e che non possono esprimere liberamente la loro sessualità.”
Si evidenzia che un importante stimolo alla presentazione di questo provvedimento era giunto dalle associazioni Arci Gay, Arci Lesbica, Linfa e Crisalide Azione Trans le cui proposte sono state fatte proprie dai Verdi tramutandole in testo di legge.
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