Si sono conclusi i lavori dei 2 giorni dedicati all’egittologia a San Martino al Cimino, organizzati da Accademia Kronos.

E‘ stato un successo sia per le presenze internazionali qualificate che per il valore scientifico delle 14 relazioni. I lavori del convegno sono stati aperti dall’assessore alla cultura della provincia di Viterbo Renzo Trappolini, il quale nel suo intervento ha fatto sfoggio delle sue conoscenze storiche ed archeologiche riferite al mondo antico, una brillante esposizione apprezzata da tutti i convenuti al punto che il grande egittologo dell’università di Birminghan, Martin Bommas, si è detto meravigliato sul livello di cultura dei nostri politici. Qualcuno del pubblico però è intervenuto affermando che “Trappolini è comunque un eccezione alla regola”.

Tra le varie università italiane, l’università della Tuscia, facoltà di conservazione dei beni culturali, ha fatto la sua bella figura grazie alle relazioni dei professori:Roberto Buongarzone e Stefano De Angeli. In particolare è stata apprezzata la relazione di De Angelis relativa alle tecniche di captazione delle acque di falda e alla distribuzione in canali che ancora oggi alimentano le oasi del deserto.

Stefano Francocci, direttore del Museo di Nepi, nella sua relazione ha dimostrato con immagini inedite che già 2100 anni fa in Etruria si commerciava materiale proveniente dall’Egitto.

La direttrice del museo greco romano di Alessandria d’Egitto, Marvat Seif El Din ha proposto di organizzare a maggio prossimo in Egitto una conferenza dal titolo: “L’influenza della cultura etrusca nell’Egitto Tolemaico”.

Il prof. Alessandro Roccati docente della cattedra di egittologia sia a Torino che a Roma ha illustrato la reale situazione dei vari cantieri archeologici italiani in Africa, molti dei quali dovranno chiudere per mancanza di fondi. In particolare ha citato il cantiere che l’Università di Torino tiene da oltre 35 anni  in Sudan a Karima dove si sono trovati i resti della grande e mitica città di Napata, la prima capitale della Nubia nelle vicinanze della IV cataratta del Nilo, dove il faraone Tanutamon si rifuggiò dopo la sconfitta subita ad opera dell’esercito di Assurbanipal. Ebbene questa importante campagna di scavi tra 30 giorni dovrà chiudere definitivamente a meno che…. a quel punto Accademia Kronos è intervenuta per garantire l’impegno di trovare gli  sponsor per tenere in vita il cantiere. In caso contrario per un anno si accollerà i costi di gestione della campagna di scavi. Questa decisione è stata accolta dal pubblico con un grande applauso.

Al pranzo di chiusura presso le scuderie Farnese di Caprarola era presente anche il prefetto di Viterbo Giacchetti. Alla delegazione internazionale e agli egittologi presenti è stata permessa, cosa molto gradita, la visita all’interno del Palazzo Farnese.

Filippo Mariani

 

Nella foto: la direttrice del Museo di Alessandria d’Egitto “Marvat Seif El Din” e l’Assessore Trappolini, il direttore del Museo di Nepi ed altri studiosi della Tuscia. 

 

 

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