Ultime news - UnoNotizie.it - Si è svolto venerdì 19 febbraio 2016  presso la sala consiliare del Comune di Campi Bisenzio (Firenze)  il convegno sul tema “Il traffico aereo come fattore di inquinamento ambientale e danno alla salute”.
Il convegno, organizzato dal Comitato di  Campi Bisenzio e dal Coordinamento dei Comitati per la salute della Piana di  Prato-Pistoia  ha voluto porre all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzione gli ulteriori danni all’ambiente e alla salute delle popolazioni residenti a Firenze e nei Comuni dell’ihnterland fiorentino se fosse realizzato il progetto di un nuovo e più grande aeroporto della città.
Il convegno, che  ha registrato una partecipazioni numerosissima di cittadini,insegnanti, medici e di rappresentanti dei tanti comitati che si battono in favore di ambiente, salute e legalità, è stato introdotto dalla dottoressa Deborah Iacopini, urbanista che ha fatto anche rilevare le più specifiche incongruenze urbanistiche di questo progetto e il rischio idrogeologico che ne deriverebbe per il territorio della Piana; l’intervento  di Adriano Guggia, uno dei portavoce del Comitato di Campi Bisenzio, ha evidenziato la necessità di una comune azione di lotta per la riduzione delle tante fonti di inquinamento già presenti nella Piana fiorentina (cementificazione  sempre più diffusa del territorio, presenza dell’autostrada e della linea ferroviaria dell’Alta velocità  con il realizzando sottoattraversamento della città di  Firenze e le consistenti attività inquinanti dell’attuale aeroporto), a queste nocività si andrebbero poi ad aggiungere, qualora realizzati ma attualmente ancora in fase di progetto, quelle prodotte da un inceneritore, da un impianto di grandi dimensioni per lo smaltimento di liquami e dal nuovo mega-aeroporto di Firenze che determinerebbe la completa devastazione e perdita dell’area verde residua della Piana, unica per le sue caratteristiche idrogeologiche, storiche, archeologiche, paesaggistiche e naturalistiche (presenza di laghetti e oasi che fungono da habitat per specie protette e vero polmone verde per le popolazioni).
La dottoressa Antonella Litta, ha portato il saluto e il pieno sostegno dell’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) di cui è referente, e in particolare di Isde-Toscana e ha iniziato il suo intervento con la citazione della Dichiarazione dei diritti umani e dell’articolo 2 in tema di prevenzione della Legge n.833 del 23 dicembre 1978 che ha instituito il Servizio sanitario nazionale e degli articoli della Costituzione italiana che tutelano l’ambiente e la salute, soffermandosi in particolare sull’articolo 32 che afferma: ”La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività” .
Le mancate e parziali attuazioni in Italia delle leggi in materia di protezione e tutela di ambiente e salute e degli articoli della Costituzione da parte delle istituzioni preposte hanno di fatto contribuito a generare la grave situazione sanitaria vissuta dalle popolazioni italiane in termini di aumento delle malattie cardiovascolari, respiratorie, cronico-degenerative e neoplastiche.
Nel corso della sua esposizione la dottoressa Litta ha evidenziato quanto ormai riconosciuto  scientificamente e comprovato in modo incontrovertibile da decenni di studi e ricerche: ovvero che il trasporto aereo provoca inquinamento atmosferico, inquinamento acustico ed elettromagnetico.
La dottoressa Litta ha evidenziato come il trasporto aereo provochi gravissimi danni al clima (per i gas serra e le polveri generate dai combustibili utilizzati per la propulsione degli aerei, in particolare il kerosene), e come il surriscaldamento  climatico e le sue conseguenze (alluvioni, desertificazioni, cicloni sempre più violenti, recrudescenze di particolari malattie infettive, riduzione della disponibilità di acqua potabile, etc.) abbiano ricadute drammatiche sull'intera umanità ed in particolare sulle popolazioni più povere del pianeta, quelle che per la stragrande parte non usufruiscono e non possono usufruire del trasporto aereo ma ne subiscono le nocive conseguenze e che vengono spesso costrette a forzate migrazioni sanitarie.
Le popolazioni che vivono in prossimità di aeroporti pagano pertanto in termini di riduzione della qualità della vita, di  malattie e cause di morte correlate anche a questa particolare forma d'inquinamento il prezzo più alto di scelte che hanno spesso messo al primo posto solo il profitto di pochi invece che la salute dei cittadini e in particolare quella dei bambini.
Negli studi italiani ed internazionali  più recenti e presentati durante la relazione sono stati rilevati  molti degli effetti sanitari già noti e generati dal trasporto aereo ovvero: malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione nei bambini, e una netta riduzione della qualità della vita per compromissione del riposo notturno a causa delle operazioni aeroportuali svolte anche durante la notte.
La rappresentante dell'Associazione  italiana medici per l'ambiente - Isde  ha  ricordato  l’esperienza del comitato Coipiediperterra che a Viterbo si è battuto con  successo contro la realizzazione del mega-aeroporto e  ha proposto e motivato scientificamente ai comitati  le ragioni di una azione di lotta non solo contro il  progetto del nuovo mega-aeroporto fiorentino ma anche per la drastica riduzione di voli sull’attuale, fino a prospettarne la chiusura in quanto fonte consistente di inquinamento atmosferico ed acustico e non necessario alla città di Firenze che risulta una delle città italiane ed europee già meglio collegate.
Dopo la relazione della dottoressa Litta, anche gli interventi  di Gianfranco Ciulli portavoce del Coordinamento dei Comitati per la salute della Piana di  Prato-Pistoia e di Paolo Paoli portavoce del Comitato  di Prato No aeroporto; interventi rilevanti per il loro contributo su quanto già messo in campo nel corso di questi anni in termini di manifestazioni, incontri, petizioni, convegni ed azioni legali per migliorare i parametri di qualità ambientale del territorio e quindi a tutela della salute.
Numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti che hanno fatto riflessioni, portato testimonianze e proposto azioni ed interventi che vadano nella direzione di una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza dei cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni  locali e nazionali affinché la salute sia il  valore fondamentale e mai  negoziabile di ogni scelta politica ed economica.
Nelle considerazioni finali la richiesta che il traffico aereo in Italia come nel mondo sia ridotto e razionalizzato in quanto estremamente inquinante; l'indicazione della necessità, visto l'esorbitante numero degli aeroporti già presenti sul territorio italiano, di non consentire la realizzazione di nuovi aeroporti e di bloccare i progetti di ampliamento di quelli già esistenti e l’auspicio e l’impegno di costituire quanto prima un Coordinamento nazionale di tutti i comitati che in Italia si prefiggono questi obiettivi per il trasporto aereo.


Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo

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