Emanuele Petriglia e' laureato in Scienze Forestali e Ambientali presso la facolta' di Agraria dell'Universita' degli Studi della Tuscia con una tesi su "Applicazione di un sistema di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001 ad uno stabilimento industriale nella provincia di Roma", sta ora conseguendo una seconda laurea in Economia. Da sempre impegnato in difesa della natura, fa parte del coordinamento "Salviamo l'Arcionello" e del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo.

 

- Domanda: Tu sei impegnato nel movimento che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto. Quali sono le ragioni che ti hanno persuaso a questa scelta?

- Emanuele Petriglia: Le ragioni sono molte: il diritto alla salute della popolazione viterbese; la tutela e la salvaguardia del territorio; far si' che Viterbo non debba subire le tremende conseguenze nocive gia' subite da Ciampino; ed inoltre perche' tutti dobbiamo e possiamo fare qualcosa per diminuire l'inquinamento causa dell'effetto serra, affinche' non si arrivi a cambiamenti climatici catastrofici. Il mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma che certi interessi speculativi vogliono realizzare danneggerebbe Viterbo, il suo ecosistema, le sue bellezze naturali, le sue risorse peculiari: e questo disastro non deve avvenire.

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- Domanda: Tu hai piu' volte sollecitato il mondo istituzionale e quello accademico su questo argomento; recentemente su questo tema e su altri problemi ambientali hai avuto anche un colloquio diretto col sindaco di Viterbo: hai avuto l'impressione che il sindaco sia consapevole dei problemi e delle implicazioni che un'opera cosi' nociva e distruttiva comporta?

- Emanuele Petriglia: Purtroppo assolutamente no. C'e' molta ignoranza sulla questione dell'aeroporto, anche e forse soprattutto nelle istituzioni: e questo e' drammatico visto che sono proprio personaggi che hanno ruoli rilevanti nelle istituzioni che vogliono la realizzazione di questo mega-aeroporto. Certi pubblici amministratori sostengono che l'attivita' di un aeroporto inquina "quanto alcune macchine ferme al semaforo di Porta Romana": quando ho sentito questo sono rimasto sbalordito; si andrebbe a devastare un ecosistema, un'intera zona di fondamentale importanza, nonche' caratteristica peculiare della nostra citta' come l'area termale del Bulicame, come se fosse niente, noncuranti delle conseguenze catastrofiche che un'opera del genere comporta. Certi pubblici amministratori addirittura sostengono che in questo modo venga "rivalutato" il territorio viterbese: ma chi andrebbe alle terme con gli aerei che ti volano sopra la testa, ti spaccano le orecchie e gettano sopra di te ingenti quantita' di gas di scarico? Ora la lobby politico-affaristica che vuole la costruzione del mega-aeroporto ha iniziato una mistificante campagna propagandistica dicendo che sara' "un aeroporto a impatto zero", "un aeroporto ecocompatibile": queste sono menzogne che non si possono accettare; ogni attivita' umana ha un impatto ambientale, pensate un mega-aeroporto quale impatto ambientale puo' avere. Del resto il mega-aeroporto non puo' essere costruito, perche' fortunatamente ci sono delle leggi che tutelano il nostro ambiente, tutelano il paesaggio e il territorio, tutelano la salute e i diritti di tutti i cittadini; e allora cosa hanno pensato di fare gli amministratori comunali? hanno chiesto alla Regione Lazio lo stralcio dal Piano paesistico regionale per fare di Viterbo un territorio franco, in cui i vincoli di salvaguardia previsti dal Piano regionale non abbiano vigore. Ma le leggi esistono e devono essere rispettate. L'atteggiamento del Comune di Viterbo e' vergognoso! Esistono molte leggi che tutelano il territorio e secondo queste leggi non e' possibile costruire quel mega-aeroporto: il discorso deve finire qui, e invece con delibere comunali scandalose provano a trovare indecenti stratagemmi per condannare il territorio viterbese al disastro.

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- Domanda: Viterbo e' anche sede di un'universita' - presso la quale ti sei laureato - caratterizzata da facolta' e corsi sui beni ambientali e culturali. Quale ti sembra che sia la consapevolezza e l'impegno del mondo universitario viterbese su questa vicenda?

- Emanuele Petriglia: Il mondo universitario viterbese, in alcuni casi, da' prova di un rigoroso impegno scentifico e civile come nel caso del professor Nascetti; ma anche altri professori illustri dovrebbero dare il loro contributo. Purtroppo la questione del mega-aeroporto mette in gioco anche contiguita' politiche e interessi affaristici e carrieristici di vario genere: e molti non vogliono sbilanciarsi pronunciandosi contro il mega-aeroporto; questo e' un serio problema perche' la questione deve essere considerata sotto gli aspetti scientifici, giuridici, relativi al bene comune e agli interessi reali dell'intera popolazione e del territorio, e non sulla base delle convenienze politiche ed economiche di ristretti ceti privilegiati, di cordate di potere, di scambio di favori tra lobby speculative.

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- Domanda: La lobby politico-affaristica che vuole realizzare il mega-aeroporto nella sua propaganda insiste spesso su un argomento che potremmo riassumere cosi': anche se il mega-aeroporto implica devastare l'ambiente, nuocere alla salute, violare norme e sperperare soldi pubblici, esso in prospettiva potrebbe creare occupazione per i giovani. Tu sei un giovane: cosa ne pensi di questo sofisma?

- Emanuele Petriglia: L'occupazione nel viterbese e' da sempre un problema rilevante, ma non e' vero che con l'attivita' di un mega-aeroporto si creeranno molti posti di lavoro: l'aeroporto e' per voli low cost e le compagnie aeree di questo tipo non mirano ad incrementare l'occupazione ma a tagliare i costi; inoltre questi voli hanno per destinazione ultima reale la citta' di Roma, Viterbo sarebbe solo uno scalo; infine i danni ambientali e sanitari che l'opera provochera' faranno si' che piuttosto si perderanno posti di lavoro e si inibiranno possibilita' di sviluppo ecosostenibile ed autocentrato.

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- Domanda: Tu sei anche un lavoratore pendolare: ogni giorno ti rechi al lavoro da Viterbo a Roma. Quali sarebbero gli interventi che veramente servirebbero all'Alto Lazio per collegare adeguatamente Viterbo a Roma?

- Emanuele Petriglia: Ogni giorno passo cinque ore tra treni e metropolitana: la situazione dell'intero sistema dei trasporti e' disastrosa, bisogna incentivare il trasporto su rotaia e diminuire il trasporto aereo e su gomma, a livello locale come a livello globale. Per quanto riguarda la situazione locale sarebbero necessari interventi di potenziamento della ferrovia: in primo luogo il potenziamento della ferrovia Viterbo-Capranica-Cesano-Roma, il potenziamento della Viterbo-Orte, la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte; e naturalmente anche un consistente sviluppo della  Viterbo-Civita Castellana-Roma.

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- Domanda: Il territorio viterbese, anche se ha subito gravi devastazioni ambientali, inquinamento e speculazioni, ha ancora grandi beni ambientali, notevoli emergenze storico-culturali, produzioni agricole ed artigianali di eccellenza, e specialmente in alcune zone una elevata qualita' della vita tale per cui e' intenso il fenomeno della migrazione abitativa dall'area metropolitana della capitale verso la provincia. Quale pensi possa o debba essere il futuro del viterbese?

- Emanuele Petriglia: Viterbo subisce grandi speculazioni e devastazioni ambientali a partire dalla grave questione delle discariche abusive, alla enorme servitu' costituita dal polo energetico piu' grande d'Europa - quello di Civitavecchia-Montalto -, e ora si aggiungerebbe il devastante mega-aeroporto; nonostante questo il viterbese ha beni ambientali di immenso valore, con ecosistemi unici ed una elevata biodiversita': il futuro del viterbese deve puntare a valorizzare queste risorse che sono le sue vere vocazioni: i beni ambientali e culturali, l'agricoltura, il termalismo, e non distruggere il tutto in maniera irreversibile con la costruzione di un devastante mega-aeroporto.

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- Domanda: Cosa ne pensi del lavoro di informazione e sensibilizzazione fin qui svolto dal comitato che si oppone all'aeroporto?

- Emanuele Petriglia: Il comitato che si oppone all'aeroporto sta svolgendo un ottimo lavoro di informazione e sensibilizzazione della popolazione viterbese, bisogna lavorare ancora tanto ma quel che e' certo e' che i cittadini una volta informati sanno scegliere la cosa giusta, cioe' il diritto alla salute, la salvaguardia del territorio e dell'intera biosfera.

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- Domanda: Quali iniziative tra quelle svolte ti sono sembrate piu' efficaci?

- Emanuele Petriglia: Sicuramente sono stati importanti i convegni scientifici, l'incontro con la popolazione di Ciampino che ha la salute e la qualita' della vita rovinate dall'aeroporto, e anche il concerto notturno svolto nell'aerea del Bulicame, un posto incantevole che con la costruzione del mega-aeroporto andrebbe perso per sempre; molto importanti per la campagna di informazione e sensibilizzazione sono stati anche i volantinaggi e le iniziative sia nei quartieri che con i pendolari alle fermate di treni e autobus per far conoscere alle persone la verita'.

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- Domanda: Quali iniziative avete in programma?

- Emanuele Petriglia: Le iniziative in programma sono molte, tra cui una con l'autrice di una importante inchiesta della testata giornalistica televisiva "Report" nei luoghi del Bullicame; ma molte altre sono le iniziative che il comitato svolge, come la costante interlocuzione con le istituzioni, il lavoro di documentazione, la sensibilizzazione capillare dei cittadini.

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- Domanda: Quale ti sembra che sia l'opinione oggi prevalente tra la cittadinanza di Viterbo sul mega-aeroporto e le sue conseguenze distruttive?

- Emanuele Petriglia: Quando e' iniziata la mistificante campagna propagandistica della lobby politico-affaristica a favore del mega-aeroporto forse la popolazione pensava che esso potesse costituire una soluzione alla disoccupazione, ma quando i cittadini conoscono la verita' e le conseguenze che la costruzione del devastante mega-aeroporto porta all'intera popolazione, non solo del comune di Viterbo ma dell'intera provincia, allora cambia idea e lotta con noi affinche' questa lobby politico-affaristica non devasti ambiente, salute e diritti nel viterbese con la costruzione di un'opera nociva e distruttiva.

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- Domanda: Voi siete impegnati non solo per evitare la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo, ma anche in solidarieta' con la popolazione di Ciampino che chiede da anni di ridurre i voli; e siete impegnati anche per la riduzione del trasporto aereo piu' in generale, poiche' esso contribuisce notevolmente al surriscaldamento del clima. Perche' oltre a difendere i beni ambientali e il diritto alla salute a Viterbo vi sentite anche cosi' fortemente impegnati nella solidarieta' con le popolazioni di altri territori e contro il disastro climatico planetario?

- Emanuele Petriglia: Il mondo intero si e' accorto che il problema dei cambiamenti climatici e' serio ma il governo italiano sembra non capirlo, la politica governativa preferisce chiudere gli occhi e rimandare: ma si e' arrivati a un punto di rottura e non si puo' piu' non intervenire. La costruzione di un devastante mega-aeroporto di certo non aiuta a contrastare l'effetto serra, altri paesi europei - come la Germania e la Francia - hanno fermato la costruzione di aeroporti, e noi in Italia cosa facciamo? Ne costruiamo ancora quando ve ne sono gia' troppi. Incredibile. Certi signori non hanno ancora capito che sviluppo economico oggi vuol dire sviluppo sostenibile. Noi del comitato contro l'aeroporto abbiamo conosciuto la realta' della popolazione di Ciampino e siamo solidali con loro naturalmente. Quando vedi una mamma piangere perche' il suo bambino di dieci anni ha una malattia respiratoria grave dovuta all'inquinamento provocato dagli aerei che fanno scalo nell'aeroporto e non puo' fare niente per far cessare tutto questo, perche' cambiare casa e' difficile economicamente, e deve continuare a subire queste ingiustizie e soprusi, questi danni alla salute di persone care, allora lotti anche per loro. Vorrei dire ai signori che vogliono volare a un euro a spese dell'intera comunita', provocando gravi danni alla salute altrui e all'ambiente di tutti, che questo non e' giusto.

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- Domanda: L'Alto Lazio subisce anche altre gravi aggressioni ambientali: come la minacciata prossima apertura della centrale a carbone di Torvaldaliga Nord e la minaccia di nuovamente imporre una centrale nucleare a Montalto - dopo che un referendum popolare la blocco' nel 1987. Voi siete impegnati nella difesa dell'ambiente e della salute, quindi anche contro queste minacce. Quale e' la situazione al riguardo?

- Emanuele Petriglia: Purtroppo l'Alto Lazio e' un territorio che subisce gravi aggressioni ambientali e noi come comitato siamo solidali con le popolazioni di Tarquinia e Civitavecchia che si oppongono all'accensione della centrale a carbone di Torvaldaliga Nord: se si accendesse la centrale sarebbe un ulteriore disastro ambientale (invito tutti a vedere i filmati disponibili su internet sulla situazione della popolazione di Brindisi colpita anch'essa da decisioni assurde dell'Enel e degli enti locali che hanno portato la' all'accensione della centrale a carbone e alle nocive e distruttive conseguenze). E' un disastro ambientale e sanitario, e il mega-aeroporto e' ancora piu' nocivo di una centrale. Per quanto riguarda la questione del nucleare, ogni volta che si sente parlare di questo si pensa a Montalto: e' una politica energetica insensata che non porta ne' benefici ne' vantaggi alla popolazione e non e' di certo questo tipo di energia la soluzione al problema che affligge l'intero pianeta, cioe' quello di ridurre l'uso dei combustibili fossili: bisogna puntare sullo sviluppo e l'utilizzo di energie rinnovabili come l'energia solare e l'eolica.

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- Domanda: Difesa della biosfera e difesa dei diriti umani: e' questo il nucleo del vostro impegno? E quali iniziative ti sembra che siano piu' necessarie ed urgenti su scala planetaria?

- Emanuele Petriglia: Sicuramente sono due obiettivi fondamentali, due principi-cardine del nostro movimento; le iniziative che l'intera comunita' mondiale deve realizzare sono molte, a partire dall'adempimento degli impegni del protocollo di Kyoto per la riduzione dei gas serra, e molte altre ancora.

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- Domanda: Il filosofo della nonviolenza Aldo Capitini parlava della "forza preziosa dei piccoli gruppi": ti sembra che l'esperienza del vostro comitato stia dando un contributo a un impegno complessivo di giustizia e di solidarieta'? E quale invito all'impegno faresti a un giovane che volesse anch'egli dare una mano per il bene comune?

- Emanuele Petriglia: Si', sicuramente l'esperienza del nostro comitato sta dando un contributo importante, e ai giovani chiedo di non vivere la propria vita passivamente, subendo le ingiustizie che potenti, politici e speculatori vogliono commettere a spese della nostra terra, della nostra aria, della nostra vita, dei beni comuni: stanno distruggendo con una velocita' impressionante il mondo intero, e dobbiamo fare qualcosa affinche' questo non avvenga.

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- Domanda: Una caratteristica del vostro comitato e' tenere insieme scelta della nonviolenza, impegno per la legalita', informazione e documentazione scientifica, interlocuzione con le istituzioni ed azione di crescita culturale dei cittadini. Quali risultati ti sembra siano stati raggiunti nell'interlocuzione con le istituzioni, e quali nella sensibilizzazione della cittadinanza? I pubblici amministratori - che in passato hanno brillato per ignoranza ed irresponsabilita' - ti sembra che comincino ad essere piu' documentati e consapevoli o invece persistono in atteggiamenti ciechi ed arroganti? Ed i cittadini che in passato hanno subito una propaganda menzognera e mistificante ti sembra che da quando opera il vostro comitato abbiano ricevuto una piu' adeguata informazione ed abbiano maturato una sufficiente conoscenza e consapevolezza?

- Emanuele Petriglia: Con la cittadinanza penso che abbiamo raggiunto ottimi risultati di crescita dell'informazione, della consapevolezza, della responsabilizzazione in difesa dell'ambiente, della salute, della legalita', dei diritti di tutti e del bene comune; ma naturalmente dobbiamo lavorare sempre di piu' per promuovere una sempre maggiore conoscenza e coscientizzazione su quello che sta accadendo; le istituzioni, la pubblica amministrazione, sono un po' piu' lente ma non dubitiamo che davanti alla forza della verita' finiranno per dover ammettere che la costruzione del mega-aeroporto a Viterbo non puo' avvenire ne' ora ne' mai, poiche' e' un'opera insensata e illegale, nociva e distruttiva.

 

 

Per informazioni e contatti:

e-mail: info@coipiediperterra.org

sito: www.coipiediperterra.org

 

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: e-mail: antonella.litta@libero.it

 

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