"Negoziabilità del codice, protagonismo del giornalista e nuove identità editoriali" è il titolo dell’evento formativo dell’Odg svoltosi mercoledi 12 dicembre presso la Biblioteca Nazionale, a Roma. L’Ordine dei giornalisti, che non a caso assumerà il nome di Ordine del Giornalismo si propone, ha sottolineato il Presidente del Consiglio nazionale dell’ Ordine, Carlo Verna, di diventare soggetto e protagonista del dibattito su forme e contenuti dello sviluppo degli algoritmi. Cosi’ riaffermando con forza l’etica e la deontologia come leve per qualità, trasparenza e nuovi percorsi formativi.
Hanno presieduto all’evento, con Carlo Verna: Enrica Amaturo, presidente della Società italiana di Sociologia e direttore del dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli; Gianluigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, ma come ha sottolineato il Coordinatore Michele Mezza, giornalista e saggista, protagonisti dell’evento sono stati i tanti colleghi che hanno contribuito, coi loro interventi, a concretizzare l’idea cardine che deve, se vuole essere incisiva, concepire l’Informazione, non solo in maniera interdisciplinare, ma anche contaminata, e contaminantesi in quanto capace di negoziare il calcolo e il tempo in uno spazio pubblico. Usando un modello interattivo.
BREAKING THE FILTER BUBBLES, ossia come si rompono le bolle del filtraggio, hanno precisato unanimamente l’Informatico Ferrari e la Sociologa Amaturi è una sfida ed un compito comune, da condividere tra informatici e sociologi, allo scopo di dimostrare che anche l’algoritmo, in quanto calcolo algebrico, può comprendere la diversità di informazioni, e persino il dissenso. In una redazione immaginabile tra 5 anni, ad esempio, non dovrà mancare l’analisi dei siti, come competenza.
Se è vero che per negoziare bisogna essere in due e padroni cosi’ grandi e capaci di generare Fake News come oggi non si sarebbero neppure potuti immaginare, la qual cosa fa crescere la coscienza delle reali difficoltà, se non dell’impossibilità, di controllo e negoziabilità, è anche vero, o meglio, sono anche vere considerazioni altrettanto reali e non illusorie emerse dal dibattito: che il pubblico non va sottovalutato e comunque merita di essere conosciuto meglio; che il giornalista serio è sempre padrone del tempo e non viceversa; che il compito di un giornale online, come ha giustamente affermato Marco Giovannelli, direttore di Varesenews e presidente dell’Associazione Nazionale stampa online ( Anso), finisce dove comincia quello dei lettori e non può e non deve assumersi la responsabilità globale quanto può e deve raccomandare un’ attenzione rivolta a un’informazione sobria, piana, non gridata.
Commenti |
||
nessun commento... |