Il Comitato “Marina Velka Senza Fango”, costituitosi a seguito dell’alluvione del 2005 che ha devastato il comune di Tarquinia e non solo,  ha appreso con soddisfazione l’iniziativa della Regione Lazio che ha ristorato, comunque solo in minima parte, le 54 aziende del settore con 310.000 euro.

Questi fondi, sottratti dal salvadanaio pubblico, si teme non siano gli ultimi.

Infatti, finchè non si porrà rimedio in maniera concreta e duratura agli inevitabili straripamenti dei fiumi della Tuscia, gli operatori del settore non vivranno sonni tranquilli.

Il rimedio, che il Comitato dei Cittadini “Marina Velka Senza Fango”  da sempre indica come intervento di prioritaria urgenza, sono le casse di espansione, da realizzarsi a monte di quei corsi d’acqua che periodicamente, purtroppo con sempre maggiore frequenza, esondando, provocano danni all’economia per milioni di euro.

Pertanto, dopo la messa in sicurezza dei territori costieri, il Comitato confida nel buon senso e nella programmazione delle Istituzioni che devono evitare risarcimenti effimeri e senza futuro, a vantaggio della sicurezza e dello sviluppo delle attività.

Elena M. Scopelliti

Presidente Comitato "Marina Velka Senza Fango"