FIRENZE (UNONOTIZIE.IT)
In totale 27 condanne da tre mesi d'arresto a 5 anni di reclusione e provvisionali per il risarcimento danni di oltre 150 milioni di euro.
E' questa la sentenza del processo (1° grado) che si è concluso in Toscana, a Firenze, riguardo i danni ambientali causati nel Mugello dai lavori per l'Alta velocità tra Firenze e Bologna.
Le pene più alte sono state inflitte ai vertici del Cavet ed Impregilo.
Gli imputati, in tutto una cinquantina, erano responsabili e dipendenti di ditte anche in subappalto,, intermediatori per i rifiuti gestori di cave e di discariche.
I risarcimenti sono stati riconosciuti per 50 milioni rispettivamente a Ministero dell'Ambiente, Regione Toscana e Provincia di Firenze. Cifre più basse, da 5 a 25 mila euro, ad altri enti locali interessati ai lavori e ad associazioni ambientaliste.
Secondo Legambiente e WWF la sentenza "riconosce la gravità del disastro ambientale", ma le associazioni ambientaliste evidenziano che non sono previsti risarcimenti per i cittadini del Mugello che si sono costituiti parti civili e che non sono punite le responsabilità per quanto riguarda il prosciugamento di torrenti e diverse falde acquifere.
La Procura della Repubblica aveva chiesto condanne per oltre 180 anni di reclusione.
I danni ambientali furono stimati attorno ai 750 milioni di euro, per il disseccamento o l'impoverimento di 81 corsi d'acqua, 37 sorgenti, 30 pozzi e 5 acquedotti, l'inquinamento del territorio per i depositi di terre di scavo contaminate da idrocarburi.
"E' una sentenza severa - è il commento del Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini - di cui occorre prendere atto. In sede civile dovrà essere quantificata l'entità complessiva del danno."
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