SASSARI (UNONOTIZIE.IT)

Un’occasione per riflettere attraverso dibattiti, opere d’arte, immagini, documentari e cortometraggi sul significato del lavoro e sullo stato di salute del “pianeta occupazione”, tanto a livello locale quanto a livello globale. Tutto questo è “Work Invasion”, manifestazione di arte e cultura dedicata al tema del lavoro organizzata dalla Provincia di Sassari in occasione di “Workey 2009”, seconda edizione della Fiera del lavoro della Sardegna Nord Ovest.  

Una iniziativa che si svilupperà attraverso diverse occasioni distinte, ma collegate fra di loro proprio dal tema del lavoro, e sviluppate su due strade diverse. La prima via è volta a rappresentare il passato ed il presente dell’attività lavorativa sarda, ed in particolare del territorio provinciale di Sassari attraverso produzioni create ad hoc per l'avvenimento, ponendo il focus su quattro macro aree tematiche su cui incentrare l’analisi e l’approfondimento artistico culturale: 1) Le miniere e l’indotto collegato al settore estrattivo; 2) lo sviluppo industriale, in particolare nella sua sintesi più significativa: il polo chimico sardo; 3) il terziario e il commercio alle prese con un’invasione della grande distribuzione; 4) la pastorizia, la pesca, l’agricoltura e l’artigianato e l’assenza di una mediazione nel passaggio dal produttore al consumatore. La seconda strada consiste nella proposizione di testimonianze di artisti e delle loro opere dedicate ai temi del lavoro, utili per una riflessione e per una valutazione del presente.

WORK VISION

dal 18 al 20 marzo al palazzo della Provincia di Sassari 

Si svolgerà in tre giorni presso Palazzo Sciuti, dal 18 al 20 marzo, e due giorni presso la fiera Workey 2009, dal 13 al 14 marzo, nella sala dedicata alle attività culturali. Nel porticato di Palazzo Sciuti saranno installati degli schermi in cui scorreranno le immagini video selezionate. Ad ognuna delle aree tematiche saranno dedicate due clip con immagini del passato, ricavate dagli archivi storici della Regione e delle cineteche e mediateche sarde, dall'Istituto Luce e dall'Archivio del movimento operaio di Roma e immagini del presente registrate ad hoc. In particolare saranno selezionate, per le miniere delle rare immagini di fine '800 dell'Argentiera e dintorni, con la visita del Re, immagini di Monteponi e Masua, i loro sviluppi negli anni '60. Per lo sviluppo industriale, immagini dell'inaugurazione del polo chimico di Porto Torres nel 1964, interviste ad operai dello stesso stabilimento datate 1968, un filmato su Porto Torres del CIS degli anni '70; la cartiera di Arbatax,  le nuove fabbriche di Villacidro. Per il terziario, immagini dell'attività commerciale di  Sassari e del cagliaritano. Per la pastorizia immagini di pastori degli anni '60 nell'evoluzione del loro lavoro, la pesca del corallo ad Alghero, l’agricoltura e le immagini della riconversione della Nurra prodotti  dall' ente per la trasformazione agraria e fondiaria della Sardegna; per l’artigianato le immagini della produzione e trasformazione della creta e dell'asfodelo.

Uno schermo riprodurrà i video che torneranno sugli stessi luoghi ripresi oggi, intervistando le persone che hanno vissuto o vivono le conseguenze di quelle scelte economiche e ritornando nelle strutture viste nelle immagini del passato. Il percorso vedrà protagonisti ex agricoltori, operai, maestri d'ascia, artigiani e politici che hanno vissuto in prima persona le trasformazioni territoriali, antropologiche e lavorative. 

In contemporanea con Work Vision, in collaborazione con l'archivio delle miniere di Monte Pisano e l'Umanitaria di Iglesias, ci sarà anche l'esposizione di una mostra fotografica, consistente in ventotto pannelli, che narrerà le vicende di vita mineraria tra Monteponi, Masua e Monte Pisano dalla metà del 1800 agli anni '50. I documenti iconografici, di rara bellezza e valore storico, raccontano vari momenti del lavoro in miniera, come la trasformazione del territorio, la vita sociale del minatore, le nuove tecniche di lavorazione del materiale estratto, le architetture presenti vicino ai pozzi di estrazione, i dirigenti e le vicissitudini politiche accadute.

 

WORK ART

dal 18 al 20 marzo al palazzo della Provincia di Sassari 

Sempre negli stessi giorni a Palazzo Sciuti, alcuni giovani artisti della città, principalmente provenienti dall’Accademia delle Belle Arti e coordinati dall'artista Leonardo Boscani, creeranno dodici lavori su pannelli di quattro metri per due, partendo dal loro immaginario sul lavoro come motore di possibilità, in un percorso di immagini e visioni che esprime la realtà del lavoro/disoccupazione/precarietà. Non dunque un’esposizione di opere individuali ma l'insieme di una esperienza di comunicazione collettiva nell'idea delle botteghe dell'arte nel passato.

 

WORK TALK

20 marzo ore 18.30 – teatro della Chiesa di Santa Maria Bambina – via Cilea – Sassari

 

Il 20 marzo, presso il teatro della chiesa di Santa Maria Bambina, in via Cilea, dalle 18,30, il giornalista Rai Mario Mossa introdurrà dei personaggi del mondo culturale, che hanno affrontato nelle loro opere il mondo del lavoro. Gli interventi saranno preceduti da filmati che offriranno lo spunto per la discussione successiva. Offriranno la loro testimonianza Monica Repetto, regista del film Thyssenkrupp blues, Michela Murgia, scrittice e sceneggiatrice sarda, autrice de Il mondo deve sapere, romanzo pamphlet sull'universo dei call-center, Gavino Ledda, celebre autore di Padre Padrone, Manlio Brigaglia, storico, Carlo Marrapodi, ex-operaio Thyssenkrupp, don Gavino Sini e, in collegamento video da Milano, Dario Fo. Il dibattito sarà accompagnato dalla musica dei Malbicho e da una performance di cabaret con La Trave Nell'Okkio.

 

WORK SCREEN

19 marzo ore 21 – sala concerti del teatro Verdi – via Politeama – Sassari

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