BLERA  - VITERBO ( UNONOTIZIE.IT ) L’Istituto svedese di Studi classici di Roma iniziava Nel 1956 una campagna di scavo a S. Giovenale, nel comune di Blera, che si sarebbe protratta per quasi un decennio. Il progetto aveva due scopi principali: a livello pratico e didattico si trattava di dare ai giovani studenti di archeologia svedesi l’occasione di partecipare ad uno scavo veramente “moderno” (furono allora sperimentati per la prima volta nuovi metodi di documentazione, quali la fotogrammetria e la fotografia con l’uso dell’asta o “giraffa”); a livello scientifico si voleva approfondire la conoscenza del processo di transizione dalla vita pastorale-agricola del villaggio preistorico alla multiforme e complessa realtà urbana  etrusca. Entrambi gli obiettivi furono centrati.
Allo scavo parteciparono con entusiasmo e caloroso interesse i reali di Svezia, il re Gustavo Adolfo VI, la moglie e le nipoti.
La  fortuna arrise a quell’impresa che portò alla luce un insediamento  del VII-III sec. a.C., preziosa testimonianza di quel “mondo minore” etrusco spesso offuscato dallo splendore dei grandi centri della costa. Lo scorso mese di febbraio i cosiddetti “ cocci” del re, dopo più di cinquant’anni di esilio sono tornati a casa. Il materiale recuperato a S. Giovenale, decine e decine di casse, è stato restituito dall’Istituto svedese alla città di Blera. Si tratta di reperti dall’inestimabile valore scientifico, anche se la loro condizione frammentaria non consente al momento una destinazione espositiva.
Per chi volesse ripercorrere l’epica impresa di quella eccezionale scoperta, domenica 29 marzo, l’Associazione Archeotuscia di Viterbo in collaborazione con il Comune di Blera, organizzerà una passeggiata archelogica sul sito di S. Giovenale, con guida e partecipazione gratuita.
Sarà possibile visitare, in un paesaggio incontaminato e altamente suggestivo, l’acropoli etrusca del VII sec. a.C. e le monumentali necropoli che la circondano. A tutti i partecipanti, la Cooperativa “Colli Etruschi” di Blera offrirà le tipiche “bruschette”, condite con gustoso e pregevole olio extravergine d’oliva, una delle eccellenze alimentari di questa generosa terra che seppe un tempo raccontare all’orecchio attento di un “Re Archeologo” l’affascinante storia degli antichi  popoli d’Etruria.
La partenza da Viterbo è come al solito alle ore 8,30 da Piazza Crispi, mentre per coloro che provengono da Roma l’appuntamento è per le 9.30 all’ingresso dell’area archeologica di S. Giovenale.

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