ROMA (UNONOTIZIE.IT)

La Conferenza Stato Regioni ha approvato la proposta per la realizzazione degli  Obiettivi prioritari di Piano Sanitario Nazionale  per l’anno 2009.

 

 In proposito il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha dichiarato:

“Considero fondamentale dare la massima autonomia possibile alle Regioni nella gestione del trasferimento dei fondi relativi a cure primarie e assistenza nelle 24 ore, non autosufficienza e disabilità, comunicatori vocali, stato vegetativo, cure palliative etc. in un momento in cui il prossimo passaggio al Senato del Ddl sul federalismo fiscale permetterà la piena espressione della capacità gestionale anche sul piano finanziario del territorio. Il passaggio ai costi standard, inoltre, rappresenta un caposaldo per la corretta gestione di queste risorse fissando parametri di riferimento oggettivi e misurabili del rapporto costo-benefici riferito alle categorie di pazienti su cui si misurano gli obiettivi dei provvedimenti approvati oggi dalla Conferenza Stato-Regioni. E’ chiaro che nel momento in cui trasparenza delle risorse investite in sanità  e risposte in termini di qualità e quantità dei servizi ai cittadini residenti in una determinata regione diventeranno evidenza, si metterà in atto un processo virtuoso che è l’unica via di uscita da una situazione che vede oggi il Paese sostanzialmente spaccato in due”.

 

In particolare l’Accordo individua linee guida per lo sviluppo di progetti da parte delle  Regioni  per la cui realizzazione è vincolata la somma di € 1.410.070.000 e indica diverse priorità.

 

Per le cure primarie e l’assistenza H24 vengono riservate risorse pari a 352 milioni di euro. Tali finanziamenti saranno volti a consentire la riduzione degli accessi impropri nelle strutture di emergenza ed il miglioramento della rete assistenziale territoriale. A questo fine è prevista l’attivazione di Ambulatori per la gestione dei codici di minore gravità presso i Pronto Soccorso dove si registra  un iperafflusso di utenti. Inoltre è prevista l’attivazione di Presidi Ambulatoriali Distrettuali, gestiti dai medici di Continuità Assistenziale, in cui il cittadino potrà trovare risposta assistenziale continuativa per le 24 ore. Saranno anche attivati Punti di Primo Intervento per garantire una prima risposta sanitaria all’emergenza-urgenza e a situazioni di minore gravità in aree territoriali disagiate o prive di presidi sanitari. Potranno essere predisposti anche specifici progetti di formazione del personale e campagne informative per educare la popolazione al corretto utilizzo dei servizi ospedalieri e territoriali.

Inoltre per il progetto “Facilitazione della comunicazione nei pazienti con gravi patologie neuromotorie”  è stato confermato il vincolo sulla quota di 10 milioni di euro.

 Per la presa in carico globale del paziente, e in particolare per le  cure palliative e la terapia del dolore, è stata destinata una quota di 100 milioni di euro al fine di superare le carenze assistenziali e le disomogeneità a livello territoriale ancora presenti sulle tematiche riguardanti il dolore, sia cronico sia riferito alla fase terminale della vita, soprattutto a livello pediatrico.

Per la non autosufficienza si ritiene di fondamentale importanza incrementare l’assistenza domiciliare integrata in tutto il territorio nazionale per assicurare alla persona fragile e non autosufficiente la permanenza presso il proprio domicilio con l’applicazione di un progetto di cure e assistenza multiprofessionale.

Per quanto riguarda i pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza nella fase di cronicità sono stati individuati dei modelli organizzativi volti a garantire lo sviluppo e l’uniformità su tutto il territorio nazionale dell’approccio riabilitativo e assistenziale di questi soggetti.

Il Piano Sanitario Nazionale prevede la promozione di una rete integrata di servizi sanitari e sociali per l’assistenza ai malati cronici e particolarmente vulnerabili attraverso il miglioramento e la diversificazione delle strutture sanitarie. Al fine di dare attuazione al PSN, nonché di uniformare su tutto il territorio nazionale l’approccio assistenziale e riabilitativo, le Regioni e le Province autonome possono  predisporre progetti finalizzati a realizzare o potenziare nella fase di cronicità:

·        percorsi di assistenza domiciliare nei casi in cui le famiglie siano in grado e desiderose di farlo, previa attivazione della rete di supporti organizzativi e logistici necessaria.

·        percorsi assistenziali in Speciali Unità di Accoglienza Permanente (SUAP) per soggetti in Stato Vegetativo o Stato di Minima Coscienza;

 

 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze erogherà alle Regioni a titolo di acconto il 70 per cento delle risorse. La quota residua del 30 per cento sarà erogata a seguito della presentazione di specifici progetti nell’ambito degli indirizzi individuati nell’Accordo.

 

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