VITERBO (Uno Notizie.it)

E’ stato approvato ieri al Senato, nell’ambito della discussione del ddl 1195 recante disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, l'articolo 14 recante delega al Governo in materia nucleare.

La delega riguarda la disciplina della localizzazione sul territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare e dei sistemi di stoccaggio e di deposito. Avviate infine le votazioni degli emendamenti presentati all'articolo 16 recante misure per la sicurezza e il potenziamento del settore energetico.

Siamo di fronte non più al rischio, ma alla piena attuazione di un progetto che coinvolgerà anche il settore della Difesa. Sempre in Senato è infatti in discussione il ddl 1373 per la costituzione della DIFESA SERVIZI SPA, la quale ha tra le sue finalità principali quella “di permettere l'installazione di impianti energetici destinati al miglioramento del quadro di approvvigionamento strategico dell'energia, della sicurezza e dell'affidabilità del sistema nel quadro degli obiettivi comunitari in materia di energia e ambiente”.

Nuove centrali potranno essere costruite direttamente dalla Difesa Servizi SpA, o date in concessione e/o locazione, e realizzate in siti militari, infrastrutture e beni del demanio militare. Tutto ciò sfuggendo al controllo delle Autonomie Locali, della magistratura e del Parlamento nonché delle popolazioni residenti nelle vicinanze dei siti prescelti, essendo questi “Zona Militare - Limite Invalicabile”, come recitano i cartelli affissi ai confini. E senza che si tenga nella dovuta considerazione il depauperamento di esperienze e professionalità oggi utilizzate in queste basi con altre funzioni, e che difficilmente potrebbero essere convertite alla produzione di energia nucleare.

E’ grave che in un paese civile si calpesti in questo modo la volontà dei cittadini  ma ancor più grave è l’irresponsabilità di un governo che non è in grado di valutare le conseguenze disastrose che questa scelta potrebbe avere in un paese con un territorio altamente sismico.

La mappa sismica, infatti, evidenzia che le zone a rischio non sono circoscritte  ma diffuse in tutto il Paese da nord a sud e quasi quotidianamente si registrano eventi sismici; anche ieri 13/5/2009 nelle province di Messina e di Catania è stata registrata  una  scossa di terremoto di magnitudo 3,4 della scala Richter.

RdB CUB Viterbo
Paola CELLETTI

 

- Uno notizie Viterbo -

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