ROMA (Uno Notizie.it)

Nel sostenere pubblicamente i colleghi “Mediaset” che hanno scioperato il 22 maggio, l’Esecutivo ed il CLB nazionale di “Fuori Onda” rilevano alcune importanti novità nella prassi e nella comunicazione all’interno della categoria; novità che segnano una linea di demarcazione netta col passato: intanto prendiamo atto con grande soddisfazione che, forse per la prima volta nella storia dei nostri mestieri, “garantiti” e “free-lance” si collegano fra loro per tenersi reciprocamente informati sugli scenari operativi e sullo “stato dell’arte”, cominciando a chiamarsi col proprio nome (lavoratori dipendenti e lavoratori precari) e buttando a mare una volta per tutte una lunga serie di luoghi comuni e di visioni ristrette in nome della comune appartenenza alla stessa categoria professionale.

In secondo luogo diventa subito chiaro che questo reciproco riconoscimento permette di andare al sodo delle questioni che ci riguardano, primo esempio REALE di come una categoria, nel suo complesso, possa occuparsi di sé stessa solo se riesce a pensarsi come un organismo compatto, unito, concentrato su problemi certamente complessi e diversificati, ma teso a cercare ad essi soluzioni generali condivise e di pubblica utilità.
“Fuori Onda” sceglie di non entrare nello specifico delle rivendicazioni a cui i colleghi di Mediaset-Videotime fanno riferimento nell’ambito del “fronte interno” della loro protesta (rapporti fra datore di lavoro e dipendenti).

Viceversa, individua subito nella questione delle “esternalizzazioni” (vale a dire l’affidamento a strutture esterne di parte della produzione destinata a coprire il palinsesto) il più classico dei terreni comuni di mobilitazione.

Si può comprendere, infatti, che i Network abbiano interesse a non dotarsi di tecnologia (costosissima in termini di investimenti) e di organico (oneroso in termini di spese fisse e carico fiscale) al di là di un determinato livello da essi stesso giudicato sostenibile. E’ dunque ovvio che facciano ricorso a “privati” attrezzatisi proprio a far fronte a questa domanda di servizi qualificati, realizzando così un risparmio rispetto all’autosufficienza produttiva integrale.

E’ invece DEL TUTTO INCOMPRENSIBILE che le remunerazioni dei tecnici di cui questi services si avvalgono siano quasi sempre “a forfait”, cioè prive di quantificazione del lavoro straordinario, notturno, festivo; siano in costante calo, dato il massiccio effetto “calmierante” del ricorso a figure aprofessionali e improvvisate, prive dei requisiti minimi di competenza tecnica e operativa; non prevedano, secondo una logica a dir poco elementare, una componente giornaliera di indennizzazione legata al semplice fatto che il tecnico specialista accetta una flessibilità totale e la mancanza di tutele basilari quali le ferie retribuite, le tredicesime o quattordicesime mensilità, la copertura in caso di malattie o sinistri che causino l’inagibilità temporanea del lavoratore a procacciarsi un reddito.

In questo modo si ottiene il doppio deflagrante effetto di “mettere sotto assedio” i lavoratori dipendenti, resi sempre più superflui dalla convenienza aziendale a lasciare che il reperimento di mano d’opera specializzata sia demandato alle società appaltatrici, e di creare un “bacino perpetuo” di precariato dove lavoratori super-specializzati vengono ridotti al rango di “giornalieri del salario”, come i raccoglitori di pomodori extra-comunitari, con la sola insignificante differenza che, con tutto il rispetto sia per gli extracomunitari che per i pomodori, nelle loro mani passano milioni di euro al giorno in valore di attrezzature e la definizione del livello qualitativo della televisione italiana.

Occorre mandare un chiaro, unitario messaggio a tutti i network: l’esternalizzazione può essere una forma di risparmio “relativo”, cioè in un anno il costo degli appalti risulterà inferiore al costo che avrebbe sostenuto il network se si fosse dovuto dotare di Ob-van e altre tecnologie broadcast, nonché di dipendenti assunti in quantità tale da rendersi produttivamente autosufficiente; ma non può più essere una forma di risparmio ASSOLUTO. La spesa del personale di una singola produzione/evento non può essere inferiore a quella che si avrebbe usando personale interno. Anzi, dovrebbe prevedere l’ indennizzazione della flessibilità del personale non assunto, secondo un costume ampiamente praticato ovunque in Occidente.

Oltretutto questo corto circuito disincentiva la regolarizzazione dei rapporti di lavoro, e in prospettiva non potrà che provocare la quasi estinzione della specie “lavoratore dipendente a tempo indeterminato”. E per andare a parare dove? Un esercito di tecnici precari sottopagati, ma tutti su standard da Finale di Champions League, Olimpiadi, Mondiali di calcio, di Nuoto,di Atletica ecc ecc? Non è che qui qualcuno sta sbagliando i conti? Producete di meno, valorizzate le risorse interne, fate una riflessione sull’utilizzo delle risorse finanziarie e sulla loro ripartizione fra i vari ruoli e personaggi dello spettacolo, non sta a noi decidere; ma la singola produzione non può costare meno di quanto non costerebbe ai network se questi provvedessero in proprio a realizzarla. In un prossimo futuro non si potrà più contare sull’acquiescenza dei tecnici del broadcast e sulla loro pregressa vocazione a fare di sé stessi il fine ultimo di ogni taglio di spesa. Il risparmio sta nella libertà dall’obbligo di investimenti onerosissimi che altri, sollevando i network, fanno in vece loro, immaginiamo anche volendoci ricavare un profitto lecito!

Noi non siamo più disponibili a questa deriva che definiamo senza mezzi termini di barbarie; “Fuori Onda” nasce proprio sulla base di queste riflessioni, di questo malcontento, della denuncia di questo malcostume tutto italiano.
Ecco il tipo di nesso che scatta quando i colleghi dipendenti di Mediaset-Videotime Roma ci informano sulla loro situazione e della loro protesta.
Ecco il tipo di sostegno che riteniamo di offrire loro.
Qualcosa ci dice che non verrà sottovalutato.

L’Esecutivo del Coordinamento Nazionale
dei Lavoratori del Broadcast “FUORI ONDA”

 

 

 

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