CHIETI (UnoNotizie.it)
Torniamo a parlare di energia, ma questa volta in positivo:
Non solo dall’uranio ma anche dal ferro si può ricavare energia nucleare: la scoperta è di Fabio Cardone, ricercatore abruzzese del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Le ultime notizie sui risultati degli esperimenti sono state presentate in un recente convegno a Chieti dallo stesso Cardone nell’ambito del forum su “Energia e ambiente, sostenibilità del sistema”.
La reazione nucleare si ottiene trattando il cloruro di ferro con un processo a ultrasuoni. “Poche centinaia di grammi di questo materiale - dichiara Cardone - hanno prodotto energia nucleare equivalente a diversi chili di uranio”.
Sorprendente è anche l’esito della reazione nucleare: l’energia prodotta è stata di altissima qualità e le scorie, nient’altro che residui di ferro, sono assolutamente prive di radioattività.
Il ricercatore ha anche spiegato che la produzione di energia nucleare dal ferro, attraverso gli ultrasuoni, è un fenomeno naturale, conosciuto come cavitazione. Il nome deriva dalle cavità che si formano sulle eliche dei transatlantici, sottoposte a lunghe traversate oceaniche. La causa di questi “buchi” sta proprio nell’azione combinata di ultrasuoni e acqua.
Ancora non è stato realizzato un prototipo per la produzione su larga scala di questa forma di energia nucleare, ma solo strumenti di tipo scientifico. I risultati dell’esperimento sono di proprietà dello Stato italiano.
Non ci resta che sperare in una decisa e rapida volontà del Governo a trovare i fondi per finanziare il primo prototipo funzionante a cloruro di ferro. Sarebbe per il nostro Paese il più grande riscatto morale dall’epoca di Marconi. Ma cosà diranno i ricchi produttori di petrolio arabi quando sostituiremo il ferro al loro petrolio?? – Staremo a vedere!
Accademia Kronos
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