CIVITAVECCHIA - ROMA (UnoNotizie.it)

Da questa mattina, le centrali italiane occupate da Greenpeace salgono da quattro a cinque. All’alba, infatti, cinque attivisti di Greenpeace sono saliti su uno dei carbonili della nuova centrale a carbone ENEL di Torre Valdaliga Nord, presso Civitavecchia.

Gli attivisti si sono quindi calati dalla cima del carbonile con le corde per scrivere sulla superficie del medesimo un altro messaggio al G8, dopo i deludenti risultati di ieri. Lo slogan dipinto è stato: “G8: stop this!” (“G8: ferma questo!”, ovvero il carbone). La polizia ha fermato per identificazione membri dello staff di Greenpeace e foto e video operatori che non partecipavano direttamente all’azione e che erano all’esterno della centrale.

Nel frattempo, la notte nelle altre centrali occupate – Brindisi, Fusina/Marghera, Porto Tolle e Vado Ligure – è stata sostanzialmente calma. Tutti gli attivisti e i giornalisti fermati a Porto Tolle sono stati rilasciati. A Marghera, gli attivisti saliti sulla gru sono scesi per il rischio di fulmini, mentre altri – una trentina di persone – restano all’interno della centrale. Le azioni continuano per fare pressione sul G8, dopo il deludente documento sul clima di ieri.
 
Dall’Aquila, il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, ha così commentato: “Riferendosi a un generico accordo per contenere l’aumento della temperatura terrestre entro i 2 gradi, senza un piano chiaro, senza investimenti e senza obiettivi, il G8 non aiuterà a uscire dal vicolo cieco nel quale sono arenati i negoziati sul clima delle Nazioni Unite. Anzi...”.

A Vado Ligure, intanto, l’occupazione della centrale continua con l’appoggio della popolazione. Già nella mattina di mercoledì, un gruppo di cittadini del comitato locale "Uniti per la salute" si era radunato dll'ingresso della centrale per manifestare solidarietà agli attivisti in azione sulle due ciminiere. Nel pomeriggio, alcuni abitanti del quartiere Griffi, che sorge proprio a ridosso delle ciminiera, sono scesi per portare acqua e complimentarsi. La sera è arrivata altra gente che ha improvvisato un presidio davanti all’ingresso della centrale Tirreno Power, portando la cena con pizze e torte fatte in casa. Una signora di 89 anni, di origine polacca, ha potuto parlare con alcuni degli attivisti sulla ciminiera, anch’essi polacchi.

- Uno Notizie Civitavecchia -





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