ROMA (UnoNotizie.it)

Le azioni di Greenpeace nelle cinque centrali a carbone, occupate in questi giorni per lanciare messaggi sul clima al G8 dell’Aquila, si sono concluse con successo e senza incidenti. A parte alcuni comportamenti anomali da parte delle forze dell’ordine a Porto Tolle, come riportato dall’agenzia APCOM ieri alle 18.51.

Alcune testate giornalistiche, tuttavia, hanno descritto in modo fortemente scorretto quanto stava accadendo. Greenpeace non nega che ci siano stati momenti di confronto attorno alle centrali, sempre pacifico, e che l’Enel abbia fatto appendere alcuni striscioni contro l’organizzazione, intervenendo in modo pesante presso giornalisti e redazioni perché si parlasse di “proteste operaie”. È quanto accade sempre, da un paio di anni a questa parte. Ma numerose sono state le manifestazioni di solidarietà da parte di operai Enel (alcuni pregando di mantenere l’anonimato), cittadini, comitati locali, politici, e anche del cantante Nek, protagonista di un concerto a Porto Tolle, organizzato dalla stessa azienda elettrica.

Di seguito, una scelta di messaggi, situazioni e manifestazioni di appoggio a Greenpeace, in massima parte non ripresi dalla stampa che ha parlato dei conflitti, descrivendoli come spontanei quando in realtà sono organizzati dall’Enel. Come è noto a tutti, visto che l’Enel spedisce mail e telefona per spingere la notizia. Greenpeace comprende lo status di grande investitore pubblicitario dell’azienda elettrica, ma ritiene che il mondo dell’informazione non dovrebbe essere influenzato da questo aspetto.

La differenza tra Greenpeace e l’Enel è che la prima difende gli interessi generali, pur in modalità che non devono per forza essere condivise, mentre l’azienda elettrica difende in modo scorretto i suoi interessi (per quanto legittimi). Inoltre, visto che l’Enel ha svolto il compito di diffondere le cosiddette “proteste operaie”, si chiede – e chiede a lavoratori e sindacati – se questo incarico di ufficio stampa è permanente, e se sarà tale in occasione dei prossimi scioperi o licenziamenti da parte dell’azienda elettrica.

Come riportato da “repubblica.it”, ieri, sulle pagine della Puglia, è facile replicare a uno striscione come “Benvenuti in Paradiso”: “Improvviso black out della memoria operaia, se il paradiso è quello dove un ragazzino di 23 anni rimane monco di una gamba, e un 53enne padre di nove figli muore precipitando in una cisterna, solo per citare due degli incidenti più recenti nella Federico II” (testuale).

- FUSINA/MARGHERA, MAIL DI UN OPERAIO ENEL: Salve sono all'ENEL di Fusina, faccio il turno della mattina (7/15) se posso esservi utile in qualche modo (cornetti, caffé, tè, ed altro ...) fatemi sapere. Il mio cell. è 349xxxxxx. Bravi, continuate così. [NOME OMESSO]

- FUSINA/MARGHERA, “GRAZIE AGLI OPERAI ENEL”: All’uscita degli attivisti dalla centrale, Chiara Campione di Greenpeace Italia ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare gli operai della centrale Fusina/Marghera per la solidarietà verso quanto faceva Greenpeace e per la cura che hanno avuto per i nostri attivisti in centrale. Portando cibo e beni necessari come pasta e tappi per orecchie. Alcuni operai hanno detto che lo striscione “Andate a lavorare” non era una loro inziativa e quindi l’hanno rimosso”.

- PORTO TOLLE, IL MESSAGGIO DI NEK A GREENPEACE: Durante il concerto organizzato da Enel preso la centrale di Porto Tolle, il cantante Nek – protagonista del concerto insieme a Giusy Ferreri – ha dedicato la canzone “Anno zero” agli attivisti di Greenpeace, in cima alla ciminiera da tre giorni, nella speranza che le richieste di Greenpeace vengano accolte dai leader del G8.

- MAIL DI UN CITTADINO DI PORTO TOLLE: Vivo a Porto Tolle,provincia di Rovigo sul delta del Po. Come ben sapete c'è in corso la riconversione della centrale di Polesine Camerini, sarà riconvertita a (CARBONE) In più di 20 anni di attività di disastri ambientali ne ha già fatti abbastanza. Com’è possibile che proprio nel parco del Delta del Po si costruisca un mostro del genere? È un'area unica in Europa, io vivo in questo territorio, ho visto nel corso degli anni quanto sia peggiorata la situazione: (…) ,provate a vedere la percentuale di gente ammalata di patologie tumorali di questa zone, fate un confronto con il resto d'Italia avrete delle sorprese. (…) Spero che la vostra organizzazione possa essere un ostacolo per fermare questo scempio. Io sono dalla vostra parte.  [NOME OMESSO]

- LA FESTA A VADO LIGURE [dal “Secolo XIX”]: “Nel parco giochi hanno allargato i loro striscioni i rappresentanti di Amare Vado, Vivere Vado, dei Verdi, i Comitati uniti per la salute di Noli, quello di Quiliano, il Circolo culturale Oltre l'orizzonte e altri, tra cui il centro culturale Are della Val Bormida. «Complimenti a Greenpeace: è stata una piacevole sorpresa che dà forza e entusiasmo alle nostre battaglie»: questa la sintesi dei commenti. C'erano anche l'assessore regionale all'Ambiente Franco Zunino («La Regione è impegnata da tempo nella graduale sostituzione delle energie da fonti fossili a rinnovabili. Non credo che il ministero firmerà il decreto di ampliamento che è anche in contrasto con il piano energetico nazionale», ha detto), il vice sindaco di Vado, Franca Guelfi («La dismissione del carbone è fra i punti qualificanti del nostro programma e siamo decisamente contrari al potenziamento del ciclo a carbone. Una battaglia condivisa da tutti i Comuni del comprensorio») e il consigliere regionale Carlo Vasconi («Ancora grazie a Greenpeace. Ora tutti dovranno fare la loro parte per non vanificare questa impresa»)”.

- VADO LIGURE, LA “NONNA AMBIENTALISTA”, COGNATA DI LEVRATTO [dal “Secolo XIX”]: “Il primo applauso è stato per lei, «adottata» e festeggiata anche dai ragazzi di Greenpeace, che l'hanno ringraziata e abbracciata a lungo. La nonna ambientalista è Janina Maciaszeek, 89 anni, vedova Levratto, cognata della gloria calcistica di Vado, il bomber che sfondava le reti. La scorsa notte, parlando in polacco, si è messa in contatto con alcuni dei ragazzi provenienti dal Paese dell'Est, arrampicati come ragni proprio sulla torre che sormonta la casa dove abita, nel quartiere Griffi. Gli ambientalisti ieri mattina le hanno infilato una t-shirt gialla e lei ha cominciato a raccontare la sua storia. «Da ragazza ho partecipato all'insurrezione di Varsavia, sono stata fatta prigioniera e spedita in un campo di lavoro in Germania. Qui ho conosciuto mio futuro marito Piero. Nel '45, dalla frontiera ceco-tedesca abbiamo raggiunto a piedi Vado». Janina parla con un dolce accento, un misto fra polacco e dialetto ligure e si congratula i ragazzi di Greenpeace: «Spero che il vostro impegno non sia stato inutile. Quando si difende la salute si difende anche il lavoro. L'amore per la natura è fondamentale». Sorride felice e guarda i bambini che la circondano e la ascoltano con grande attenzione”.

- MAIL DEI COMITATI LOCALI DI TARQUINIA: Siamo i no coke di Tarquinia, volevamo inviarvi un abbraccio collettivo, siete stati grandi. (…) Mentre voi eravate appesi alle ciminiere, gli agricoltori si spezzavano la schiena nei campi , non sono riusciti a partecipare all'evento, ma vi hanno nel cuore. 

- Uno Notizie Roma Greenpeace -

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