TUSCIA - ACQUAPENDENTE -  (UnoNotizie.it)  Torre Alfina è una frazione del comune di Acquapendente, cittadina in provincia di Viterbo, posta sulla Via Cassia a nord del Lago di Bolsena. Il borgo sorge sul margine settentrionale di un altopiano di origine vulcanica che si affaccia sulla valle del Paglia, in prossimità del punto d’incontro fra Lazio, Umbria e Toscana. L’abitato di Torre Alfina si sviluppa intorno al castello omonimo da cui ha avuto origine e la cui storia si lega alla famiglia dell’imperatore Carlo Magno.

Sembra infatti che uno dei suoi fratelli intorno all’809 scese in Italia per stabilirsi ad Orvieto, dando così origine alla famiglia Monaldeschi. Questi divennero ben presto temibili ed esuberanti, estesero il proprio dominio verso il Lazio impadronendosi anche di Torre Alfina, almeno fino al 1314, anno in cui la famiglia rivale dei Filippeschi, di parte ghibellina, li costrinse ad abbandonare il territorio. Le numerose lotte tra i due schieramenti portarono nuovamente i Monaldeschi al potere nel 1316 fino al 1700 circa quando la casata si estinse e il castello, insieme a quello di Trevinano, passò in eredità ai marchesi Bourbon del Monte.

Nel 1881 fu acquistato e salvato dalla rovina ad opera del ricco marchese Edoardo Cahen. Egli non riuscì però a terminare i lavori di restauro perchè morì prima di concluderli e fu sepolto, per sua volontà, in un mausoleo goticheggiante, all'interno del bosco che si estende ai piedi del castello. Si tratta dell’Oasi Naturale di Sasseto, circa 50 ettari di bosco che prendono il nome dal loro spettacolare substrato geologic un territorio vulcanico costellato di grandi massi e rocce di pietra lavica, prodotti della frammentazione di alcune colate. L'eccezionalità del territorio è legata alla presenza di alberi secolari come rovere, cerro, carpino bianco, faggio, agrifoglio, leccio. Rodolfo Cahen continuò l'opera di ristrutturazione intrapresa dal padre, cercando di ripristinare le antiche forme medievali del castello e acquistando, durante i suoi frequenti viaggi nelle metropoli europee, tesori artistici quali statue, quadri e arazzi per abbellirne le sale. Morto anche Rodolfo, il castello fu da lui stesso lasciato in eredità ad un suo governatore e da allora fu più volte venduto dai proprietari sino ai nostri giorni.

Il castello, insieme ai suggestivi vicoletti, alle piazzette caratteristiche e agli immensi panorami che si aprono alla vista fino a perdersi nell’orizzonte, fanno del paese un vero e proprio gioiello della Tuscia Viterbese. Non a caso, dal 24 aprile 2008, Torre Alfina è entrato a far parte del club dei "Borghi più belli d'Italia" patrocinato dall'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).Alla fine degli anni ’60 a Torre Alfina inizia la produzione del gelato artigianale, divenuto ormai famoso, oltre che per la scelta di materie prime genuine e di alta qualità, per le speciali coppe con un intuito raffinato negli abbinamenti.

L’appuntamento allora è per domenica 19 luglio alle ore 21 con la “Festa del Gelato”, organizzata dalla gelateria Sarchioni nell’ambito di Ponti nel Tempo, il programma contenitore che accomuna l’estate torrese: esempio di collaborazione tra pubblico e privato che è l’elemento caratterizzante del progetto turistico 2009. Lo spazio in prossimità della gelateria sarà la location di questa sagra e, indossando un braccialetto al modico prezzo di 3 euro, sarà possibile degustare tanto gelato. La mela stregata, la coppa del mago, il tartufo, la granita al caffè e molto altro ancora sarà l’offerta invece proposta all’interno del locale. Animazione per bambini, musica e tanti gadget faranno da contorno alla festa.

                                                                                                                    Elisa Ignazzi

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