VITERBO (UnoNotizie.it)
Si conclude questa sera la terza edizione della manifestazione culturale di San Pellegrino.
Un frullatore doveva essere, nelle intenzioni di Filippo Rossi e di Andrea Baffo che l’hanno inventata, e un frullatore è stato. Che cosa? Naturalmente Caffeina, la manifestazione che dal 30 giugno ha trasformato San Pellegrino in uno spazio di cultura e creatività, di eccitazione e arte, di movimento e allegria.
Sono stati oltre 140 gli eventi che si sono diluiti nelle tre settimane della manifestazione che ha accolto, fino a ieri sere, almeno 50mila visitatori che hanno attraversato le strade di quello che era diventata una vera cittadella culturale. I libri sono stati i protagonisti indiscussi, ma non sono stati gli unici: ci sono stati momenti musicali e teatrali, momenti di parole e di immagini, ci sono state proiezioni cinematografiche, incontri dedicati ai fumetti e altri dedicati alla fotografia. E poi le lezioni di etrusco, di biblioterapia, di astronomia letteraria, gli appuntamenti per bambini di “Senza Caffeina”.
Insomma, una “mescolanza” con lo scopo di scardinare gli schemi e far saltare barriere e muri (tra l’altro, a vent’anni dalla caduta di quello di Berlino, a cui Caffeina ha dedicato un concorso fotografico con giuria presieduta da Toni Capuozzo). Caffeina ha accolto l’ex parlamentare Luxuria e lo scrittore Antonio Scurati, e ancora Vauro e Giampaolo Pansa, Enrico Mentana e la coppia Castellitto-Mazzantini; e poi Enrico Vaime, Vinicio Capossela e l’inseparabile “Cinaski”, Giordano Bruno Guerri e Folco Quilici, il viaggiatore dei mari. Si è parlato di Iran, con Hamid Ziarati, romanziere iraniano che ha scelto l’Italia per vivere e scrivere; si è parlato di “educazione siberiana” con Nicolai Lilin; si è parlato dell’impresa fiumana con Gabriele Marconi; ma anche di poliziotti, con Carlo Bonini, di alieni con l’ufologo Roberto Pinotti e di grandi personaggi del novecento con Marcello Sorgi e Massimo Franco.
Ci sono stati spettacoli dedicati al mondo onirico di Andrea Pazienza e alle Mille e una notte di Sergio Toppi, a Moby Dick e a Novecento di Baricco. Ci sono stati momenti di purificazione con l’Ensemble notte della taranta venuta direttamente dal Salento e momenti aulici con l’opera lirica del festival viterbese. A chiudere questa sera i battenti di Caffeina 2009 ci sarà Alessandro Bergonzoni con la sua strepitosa performance “Nel” e un omaggio all’Abruzzo con “tre uomini di parola”: Toni Capuozzo, Mauro Corona e Gigi Mairon con il suo gruppo musicale, i quali, con tre sedie, un tavolo, una bottiglia di vino come in osteria, parleranno e penseranno. A voce alta. Con quella stessa voglia di pensare che la massiccia dose di Caffeina ha provato, con successo, a iniettare in chi ha voluto partecipare agli eventi. Domattina alle ore 10, nella sede di Confindustria, ci sarà l’estrazione della lotteria. Adesso non resta che aspettare con curiosità il programma del prossimo anno.
- Uno Notizie Viterbo -
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