ROMA (UnoNotizie.it)

Gli editori più grandi, quelli che fino a poco tempo avevano fatto il bello e cattivo tempo dell'informazione in generale, ora si sentono seriamente minacciati dallo strapotere assunto da uno strumento democratico e gratuito come Google.
Google è indubbiamente un rivoluzionario  servizio capace di aggregare un'infinità di notizie e in grado di dare visibilità a tutti, anche  a coloro che prima erano relegati in panchina (nelle migliori delle ipotesi), ossia agli editori on line  e alle più piccole fonti di informazioni.
E' chiarissimo il motivo per cui l'editoria che fino ad oggi ha comandato incontrastata a 360 gradi abbia paura di vedersi rubare il giocattolo.

Cosa fare allora?
Chiedere all'Antitrust, per esempio, di aprire un'istruttoria nei confronti di Google Italy per abuso di posizione dominante può essere un'idea.
La richiesta, nello specifico, è partita dal Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) ma, come la grandissima maggioranza auspica e ritiene giusto, finirà col risolversi in una bolla di sapone.
Infatti è indubbio che servizi come quello offerti da Google rappresentano uno straordinario esempio di pluralismo di opinioni e libertà di informazione come mai si sono viste prima e un patrimonio del genere va difeso e stimolato, e non certo cancellato come qualcuno, per meri interessi personali, vorrebbe fare.

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