Comincia venerdì 25 settembre la grande avventura della “Transumanza nella Bassa Etruria”, l’iniziativa organizzata dall’Associazione “Terre d’Etruria”, in programma fino a domenica 27 settembre. Un affascinante itinerario nel territorio della Tuscia toccando i Comuni di Vejano, Barbarano Romano, Blera, Civitella Cesi, Monteromano, Tolfa, Canale Monterano, Oriolo Romano.
Oltre 200 cavalli e cavalieri, provenienti da ogni parte d’Italia, rivivranno l’esperienza della transumanza trasferendo un branco di cavalli composto da fattrici e giovani puledri di razza tolfetana percorrendo i territori delle Università Agrarie, del Parco Marturanum e della Riserva di Canale, dove il paesaggio è ancora selvaggio come un tempo.
Il programma è particolarmente ricco e impegnativo: si parte venerdì 25 settembre da Civitella Cesi di buon mattino con l’uscita dei puledri bradi. Il viaggio prosegue lungo la riva del fiume Mignone fino alla suggestiva zona archeologica di Lumi per poi ripartire in direzione del bellissimo territorio della Farnesiana, una zona caratterizzata da dolci colline, boschi e ruscelli. Il secondo giorno, sabato 26, il percorso interesserà la Rocca di Tolfa e il suggestivo Borgo di Rota. Proprio a Tolfa, nella piazza principale il sindaco accoglierà i partecipanti alla transumanza e consegnerà ai responsabili dell’Associazione “Terre d’Etruria” una targa di riconoscimento per l’impegno profuso nella valorizzazione del territorio. La giornata si conclude nella Riserva di Monterano con visita alle rovine e cena a base di prodotti tipici. L’ultimo giorno, domenica 27, il gruppo di cavalli e cavalieri partiranno alla volta del Parco della Mola di Oriolo Romano e attraverseranno il Borgo di Vejano per dirigersi verso l’ultima tappa di Civitella Cesi, dove si concluderà la transumanza.
“Abbiamo ricevuto un numero impressionante di richieste – dichiara Franco Amadio, responsabile comunicazione dell’Associazione Terre d’Etruria – a tal punto da chiudere anticipatamente le iscrizioni per evitare di snaturare l’iniziativa, che invece vuole mantenere i suoi caratteri originali: far conoscere le bellezze e i sapori di questo territorio, mantenere vive antiche tradizioni, salvaguardare e valorizzare il cavallo maremmano e tolfetano. Un progetto ambizioso reso possibile grazie alle istituzioni locali, alle Associazioni dei Butteri e alle Università Agrarie coinvolte”.
La tradizione della transumanza ha radici forti nel territorio laziale, rimasto uno dei pochi in Italia ancora interessato allo spostamento delle greggi dalle zone collinari e montane verso i litorali pianeggianti secondo il ritmo delle stagioni. Il percorso un tempo avveniva tramite dei sentieri detti tratturi, con un viaggio che durava diversi giorni e delle soste in luoghi prestabiliti, le "stazioni di posta".
- Uno Notizie Viterbo -
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