Via Adriana, Via Stella, Boccelle  Alte. Proliferano le antenne per la telefonia mobile in tutta la città, proprio in mezzo alle case, nelle vicinanze di scuole, ospedali etc.., nella totale noncuranza di quelli che sono gli effetti di tali impianti sulla salute dei cittadini e nel più totale silenzio dell’Amministrazione Comunale che, abbandonata ormai da mesi la stesura di un nuovo regolamento per la telefonia, non si è nemmeno curata di provare ad avviare una trattativa con i gestori a tutela della salute dei cittadini amministrati.
Persino gli impianti che, a seguito della mobilitazione dei cittadini e dopo lunga trattativa, si era stabilito di localizzare altrove, quale quello di Via San Gordiano, rimangono imperterriti al loro posto.

Ciò non può che destare preoccupazione; infatti, come noto, sono ormai tantissimi gli studi –non ultimo quello del Centro Studi della Direzione Generale degli Studi del Parlamento Europeo - che mettono in correlazione l’esposizione a campi elettromagnetici con patologie quali le alterazioni al metabolismo, il danneggiamento delle proteine e delle membrane cellulari, le modificazioni dei geni e del DNA, la riduzione degli ormoni antiossidanti, l’alterazione dei processi enzimatici e biochimici essenziali, l’alterazione dei livelli di calcio presenti nel sistema nervoso centrale, del cervello e del cuore, il danneggiamento della barriera emato-cerebrale, la modificazione del comportamento delle cellule tumorali.

La stessa Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro, organo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2001 ha costatato un raddoppio della probabilità di contrarre la leucemia infantile nei soggetti esposti a campi magnetici a 50 o 60 Hz caratterizzati da valori di induzione magnetica superiore a 0.4 microtestla.    
Per quanto concerne poi lo specifico dei casi sopra menzionati, è appena il caso di evidenziare che il DM 381/98 impone la minimizzazione dei valori di esposizione e l’applicazione del principio di precauzione, principi che certo non sembrano rispettati da impianti, per quanto di nostra conoscenza, non schermati, posti a pochi metri sul livello della strada e il cui fascio di emissione investe in pieno le finestre delle abitazioni circostanti dove abitano, peraltro, parecchi bambini.

Il Forum Ambientalista ritiene ormai inderogabile che il Sindaco, in qualità di massimo garante della salute dei cittadini, nonché l’Assessore all’Ambiente, si facciano da subito parte attiva per portare a compimento, previa verifica con i rappresentanti dei comitati, le associazioni ambientaliste e le circoscrizioni, l’approvazione del nuovo regolamento e, sulla base di questo, di una immediata razionalizzazione degli impianti presenti, autorizzati e/o autorizzandi sul territorio urbano.

Altrettanto inderogabile è che, nelle more dell’emanazione di detto regolamento, a tutela della salute dei cittadini, si provveda a sospendere l’entrata in funzione e/o gli iter autorizzativi delle installazioni in questione chiedendo che le società si facciano carico di presentare la definizione tecnica precisa delle condizioni che rendono necessario l’impianto, non limitandosi alla dichiarazione di garanzia del servizio, ma obbligandole a dimostrarne la necessità; la previsione di impatto cui andrà soggetto il territorio; la verifica che il sito e la soluzione tecnica adottati costituiscono la soluzione meno impattante tra quelle possibili; gli effetti che si possono ottenere in termini di minimizzazione effettuando modifiche sul progetto (ad es. innalzando le antenne, spostandole, riorientando i lobi, fornendo le antenne di schermi assorbenti ecc.).

Quanto sopra anche in rispetto del programma della Coalizione delle Grandi Intese, nel quale a pag. 6 si legge testualmente: ”..impedire l’allocazione di antenne per la televideofonia mobile laddove insistono nuclei abitativi, centri pubblici (scuole, ospedale, asili nido etc.) individuando in maniera chiara e definitiva le aree dove si possano installare tali strutture. In ogni caso le decisioni dovranno essere partecipate dai cittadini e dalle loro Circoscrizioni.”

Ad oggi non risulta alcuna azione tesa a realizzare quanto sopra né, tantomeno, a garantire la partecipazione dei cittadini e delle Circoscrizioni che si sono trovati, invece, dall’oggi al domani, tali installazioni accanto alle loro case,
Non vorremmo dover pensare che tale citazione sia stata solo inserita per estorcere consenso elettorale.

I cittadini, determinati nel pretendere il rispetto del loro diritto alla salute, aspettano in tal senso una risposta, pronti, qualora dovesse perdurare il silenzio e l’immobilismo che ha caratterizzando fino ad oggi l’agire dell’amministrazione comunale, ad azioni di protesta fino a quando non verranno posti in essere idonei provvedimenti a tutela della salute loro e dei loro figli.
Il Forum Ambientalista sarà al loro fianco. 

la Responsabile Locale
Simona Ricotti


- Uno Notizie Civitavecchia - ROMA -

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