Francia, Parigi e gli inceneritori. Il Prof. Dominique Belpomme sottolinea che l'incenerimento è un vero scandalo sanitario ed invita gli italiani a non farsi ingannare dalla propaganda menzognera, come avvenuto anche in Francia

L'incenerimento dei rifiuti domestici é un metodo di trattamento dei rifiuti condannato dalle autorità scientifiche internazionali. E' quello che conferma indirettamente la Commissione Europea, poiché riserva l'incenerimento solo ai rifiuti ultimi, vale a dire una volta che tutte le procedure di raccolta e selezione, di riciclaggio e di riutilizzazione sono state sfruttate.

L'inceneritore Isséane d'Issy-les-Moulineaux, situato nella prima periferia di Parigi, costituisce un vero scandalo sanitario. Deve essere preso come esempio di ciò che non si deve fare e su questo tema i nostri amici italiani non devono fare lo stesso errore, lasciandosi ingannare da una propaganda menzognera. In effetti, l'inceneritore Isséane é situato nel sottosuolo, a qualche decina di metri dalla riva della Senna, quinde in piena zona umida, con conseguente inquinamento del fiume per via del processo di lisciviazione. È inoltre situato in piena zona urbana, in prossimità di numerose abitazioni, scuole, asili nido e ospedali con la conseguente esposizione di molti bambini a polveri e sostanze chimiche presenti nei fumi dell'inceneritore attraverso diffusione atmosferica.

Ora, le donne in gravidanza e i bambini sono i più vulnerabili a tutte le forme di inquinamento, compreso quello chimico.
Ogni inceneritore va immaginato come un brulotto gigante che emette numerose polveri, in particolare polveri fini (PM<2.5) e ultra fini (nanoparticelle) estremamente tossiche e in più veicolanti migliaia di sostanze chimiche presenti nei fumi e nelle ceneri.
Da leggere a questo proposito il rapporto "Statement of Evidence Particulate emissión and Health. Proposed Ringaskiddy waste-to energy facility" di giugno 2009 del Professor C. Vyvyan Howard, uno dei ricercatori inglesi che hanno firmato l'Appello di Parigi1.
L'utilizzazione di filtri e la messa a norma per le diossine non costituisce in realtà alcuna protezione efficace contro le migliaia di sostanze CMR (cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) che emettono gli inceneritori e di cui, riferendomi all'articolo di Jay e Stieglitz2, fornisco una lista non esaustiva3.

Questo spiega il rischio di cancro, di leucemie, di malformazioni congenite e di disturbi della riproduzione in prossimità e anche a distanza dagli inceneritori.
L'incenerimento é inoltre un metodo assurdo sul piano ambientale perché aumenta l'effetto serra liberando vapore acqueo e anidride carbonica. Inoltre, sul piano socioeconomico, il costo del trattamento dei rifiuti é molto più elevato rispetto ai metodi alternativi.
In effetti, come dettagliato nel rapporto del GESDI4, i soli metodi alternativi, basati sulla raccolta e la selezione, il riciclaggio dei materiali secondari (vetro, carta, cartone e metalli preziosi), il compostaggio o la metanizzazione dei rifiuti organici fermentabili, la riutilizzazione dei composti elettrici o elettronici, permettono di abbassare i costi creando allo stesso tempo posti di lavoro.

L'incenerimento é dunque diventato oggi una totale assurdità, sul piano sanitario, ambientale e socioeconomico e, infine, un vero scandalo.

Prof. Dominique Belpomme
ARTAC - Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse

- Uno Notizie Francia -Parigi -

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