Matteoli, Marrazzo, Mazzoli, Marini.
Rispettivamente ministro dei trasporti, presidente della Regione Lazio (recentemente costretto alle dimissioni), presidente della Provincia di Viterbo, sindaco del Comune di Viterbo.
Sono i quattro personaggi istituzionali che negli ultimi due anni piu' si sono adoperati a favoreggiare la lobby speculativa, avvelenatrice e vandalica che vorrebbe realizzare a Viterbo un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato e illegale.
Sono quattro personaggi a cui non si puo' concedere il beneficio del dubbio, l'alibi dell'ignoranza o della stupidita', l'attenuante della balordaggine o della dabbenaggine. No: costoro sapevano e sanno bene cosa facevano mentre abusando del loro ruolo istituzionale, del potere ad essi da esso conferito, propugnavano la realizzazione di un'opera scellerata a danno dei cittadini, a danno del pubblico erario, a danno del bene comune, a danno delle leggi dello stato.
Sapevano bene, sapevano perfettamente: poiche' ripetutamente, costantemente, il comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo (di cui si veda il sito www.coipiediperterra.org), e con esso giuristi e magistrati, scienziati e medici, personalita' illustri a livello nazionale ed internazionale delle istituzioni, della cultura e della vita civile, li hanno resi compiutamente edotti delle conseguenze folli e criminali di quell'opera sciagurata.
Oggi che la magistratura ha emesso i primi avvisi di garanzia con l'imputazione di corruzione a carico di amministratori e dirigenti del Comune di Viterbo in riferimento alle modifiche al Piano regolatore nelle aree toccate dalle opere finalizzate alla realizzazione del mega-aeroporto, e' ancor piu' evidente quanto grave sia stata l'azione di questi personaggi a favore di un'opera devastante, inquinante, avvelenatrice del territorio e della popolazione, distruttiva di risorse naturalistiche, storico-culturali ed economiche (termali, agricole, turistiche) fondamentali per Viterbo come l'area del Bulicame di dantesca memoria, vero e proprio patrimonio dell'umanita' che il mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente.
E sara' non inutile citare ancora una volta quanto era scritto in un appello che ha ricevuto l'adesione e il sostegno di innumerevoli personalita' da tutta Italia ed in particolare da docenti delle piu' varie e prestigiose universita' italiane:
"la realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
Occorre fermare la scorribanda dei quattro cavalieri dell'apocalisse aeroportuale a Viterbo.
Occorre far cessare questa minaccia sulla salute, le vite, i beni e i diritti della popolazione dell'Alto Lazio.
Occorre che finalmente le istituzioni tutte facciano prevalere il rispetto delle leggi, i diritti della popolazione, il bene pubblico.
Occorre che Governo, Regione, Provincia e Comune prendano atto della verita' e rientrino nell'alveo del pieno rispetto della legalita'.
Occorre che l'operazione speculativa e criminale del mega-aeroporto sia definitivamente respinta.
Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo
- Uno Notizie Viterbo - Lazio -
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