Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Rare, con raccomandata A/R del 23 febbraio 2010 inviata a Sorgenia Puglia s.p.a. e per conoscenza anche al Presidente della Commissione Istruttoria IPCC invitava la citata Sorgenia ad integrare la lacunosa documentazione depositata al fine di ottenere l’autorizzazione integrata ambientale all’impianto.
La società è invitata a provvedere entro 30 giorni le informazioni richieste onde non incorrere nelle sanzioni previste dall’art. 16 del D.Lgs. 59/05 il cui primo dei dieci commi recita: “1. chiunque esercita una delle attività di cui all'allegato i senza essere in possesso dell'autorizzazione integrata ambientale o dopo che la stessa sia stata sospesa o revocata è punito con la pena dell'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 2.500 euro a 26.000 euro.” l’allegato i illustra le categorie industriali interessate tra le quali ricade la centrale a turbogas in argomento.
Alla prima pagina della raccomandata segue il lungo elenco delle inadempienze e delle mancanti informazioni.
Puntualizziamo che l’IPPC è la strategia, comune a tutta l’Unione Europea, per aumentare le “prestazioni ambientali” dei complessi industriali soggetti ad autorizzazione i cui principi generali alla base sono i seguenti:
prevenire l’inquinamento utilizzando le migliori tecniche disponibili; evitare fenomeni di inquinamento significativi; evitare la produzione di rifiuti o, ove ciò non sia possibile, favorirne il recupero o l’eliminazione; favorire un utilizzo efficace dell’energia; organizzare il monitoraggio in modo integrato; prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze.
Analogamente puntualizziamo che l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è l'autorizzazione che necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi dettati dalla comunità europea.
Da quanto brevemente illustrato, è evidente l’inammissibilità dell’abusiva entrata in funzione della centrale Sorgenia in violazione della legge e mancante della prevista AIA.
È d’obbligo pertanto l’immediata interruzione dell’attività della centrale, a qualunque regime di produzione elettrica lavori ed a qualsiasi livello d’inquinamento si riconduca.
Si specifica che Sorgenia s.p.a. non ha prodotto, tra i troppi dati mancanti, i dati su tutte le emissioni in atmosfera, la portata, la concentrazione ed il flusso di massa degli inquinanti comunque previsti.
Quanto sopra, per rivendicare il diritto alla tutela dell’ambiente, della salute ed il dovere di rispettare la legge per cui Sorgenia deve spegnere immediatamente il suo ventre infuocato.
COMITATO PRO AMBIENTE MODUGNO
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