Milano, ultime news - UnoNotizie.it - È da una ricerca commissionata all’istituto demoscopico SWG da Coldiretti che emergono dati positivi per il settore del Turismo ecologico, in forte crescita nonostante, o proprio grazie, all’attuale crisi economica.
I risultati dell’indagine statistica sono stati presentati lo scorso 12 Aprile in occasione del convegno "Dentro il paesaggio - Agricoltura Sostenibile e Turismo Compatibile" tenutosi presso l’Auditorium Gruppo Sole 24 Ore a Milano e organizzato dal Touring Club Italiano. L’incontro ha ospitato Roberto Weber (Presidente SWG), Luciano Segre (Docente di Storia dell’Agricoltura), Massimiliano Vavassori (Direttore del Centro Studi Touring Club Italiano), Claudia Sorlini (Docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano) e Toni De Amicis (Direttore Generale Fondazione Campagna Amica).
Sono intervenuti anche il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania e il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Guido Improta, il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi, il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini e Alberto Orioli, vicedirettore de Il Sole 24 Ore.
Da quel che emerge dall’analisi di Coldiretti a causa della crisi le vacanze si accorciano e i budget subiscono netti tagli ma nonostante ciò il turismo ecologico raggiunge un volume d’affari che per il 2012 è stimato intorno alla cifra record di 11 miliardi. Sono in particolare parchi, oasi e aree protette e beni paesaggistici, che coprono circa il 10% del territorio italiano ad essere l’oggetto di maggior interesse dei vacanzieri, in particolare quelli più abbienti e provenienti dalle città e non solo gli eco turisti puri.
Nella scelta di una meta turistica infatti la presenza di bellezze naturalistiche influisce per il 55%, i beni storico-artistici e culturali per il 49%, il relax per il 33% e il divertimento per 22%. Tra le mete più ambite il Trentino Alto Adige per le bellezze naturalistiche, la Toscana per le città d’arte e il turismo enogastronomico e la Sicilia per i prodotti agroalimentari tipici. “L’ambiente e il paesaggio non sono solo un patrimonio del Paese ma una leva competitiva per battere la crisi e tornare a crescere in modo sostenibile” ha spiegato il presidente della Coldiretti Marini. “Il futuro dell’Italia si regge su quello che ha di unico e di esclusivo e sulla capacità di mettere queste peculiarità nei propri prodotti e nei propri servizi. Territorio, paesaggio, storia, cultura, alimentazione e tradizioni sono il vero valore aggiunto del Made in Italy”.
Dati confortanti arrivano anche dal centro studi del Touring Club Italiano che nota come il turismo rurale sia soggetto negli ultimi anni a un costante trend positivo che ne ha decretato un considerevole sviluppo. Gli agriturismi, ad esempio che ne sono l’indice più veritiero, hanno registrato tra il 2000 e il 2010 un incremento consistente degli arrivi (+160%) e delle presenze (+111%) e di queste oltre il 50% proviene dall’estero. “Abbiamo potuto constatare che una politica di valorizzazione del territorio – ha concluso Franco Iseppi, presidente del TCI – può essere un'ottima base di partenza per un’offerta turistica appetibile per il viaggiatore, soprattutto quello proveniente dalla grande città. Questo si evince anche dai risultati della ricerca realizzata da SWG, che fanno emergere fra le prime caratteristiche ricercate dal viaggiatore nelle mete turistiche la natura con i suoi paesaggi e la gastronomia con le tipicità territoriali”.
Simone Casavecchia
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