VITERBO FANTAPPIE' SINTROPIA

VITERBO, SCIENZA / La teoria della sintropia di Fantappiè in un tesi di dottorato di Antonella Vannini

Cronaca VITERBO 26/05/2010

Viterbo, ultime news: i risultati ottenuti dalla dott.ssa Antonella Vannini confermano l'ipotesi di Fantappiè, facendo diventare la teoria della sintropia un fatto scientifico e aprendo al contempo interessanti prospettive per la comprensione dei processi della conoscenza e della vita in generale - Con una semplice e sentita cerimonia, alcuni giorni fa la dottoressa Vannini ha deposto una copia della sua tesi di dottorato accanto alla lapide del Prof. Luigi Fantappiè, al cimitero monumentale di Bagnaia. Con lei, a condividere questo momento solenne il consorte, prof. Ulisse di Corpo, la nipote di Fantappiè, Elena e il consigliere comunale Maurizio Federici.

La tesi della Vannini si intitola “Un modello sintropico della coscienza” e descrive una serie di esperimenti effettuati dalla dottoressa sulle reazioni anticipate pre stimolo della frequenza cardiaca. Si tratta di risultati che dimostrano la validità della teoria della sintropia, proposta nel 1941 da Fantappié in merito alla soluzione negativa dell'energia; questa soluzione era stata rifiutata negli anni '30 dai fisici, in quanto implicava l'esistenza di cause che si muovono a ritroso nel tempo.

Luigi Fantappiè (1901-1956) lo ricordiamo, fu tra i maggiori matematici del secolo scorso. Venne invitato nel '50 da Oppenheimer all'Istituto per gli studi Avanzati dell'Università di Princeton e nel 55 gli fu offerta la cattedra che era stata di Einstein presso lo stesso ateneo. Come matematico non accettò che i fisici rifiutassero, senza alcuna dimostrazione. Metà delle soluzioni dell'equazione fondamentale dell'universo (l'equazione d'onda relativizzata). Lavorando sulle proprietà matematiche di queste soluzioni, lo studioso si rese conto che esse coincidevano con le proprietà tipiche dei sistemi viventi, giungendo così alla formulazione della sua nota “Teoria Unitaria del Mondo Fisico e Biologico" e all'ipotesi che i sistemi che supportano i processi vitali, come ad esempio il sistema nervoso autonomo e quindi le misure di frequenza cardiaca, debbano presentare reazioni anticipate a stimoli futuri.

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