Il fiume riveste, oggi, un ruolo assolutamente marginale, ma, un tempo, rappresentava un elemento determinante per il territorio, per la sua economia. In occasione delle feste in onore del patrono, alla fine del quattrocento, lo storico ortano Leoncini, vissuto nel cinquecento, ci racconta che si tenevano le “Calate”, gare di barche sul Tevere in occasione delle quali gli abitanti di Orte “calavano”, scendevano, al fiume dal colle sovrastante.
Il tema della conferenza di quest’anno, che si terrà la mattina del 13 settembre, sarà: “Orte ed il Tevere, un parco fluviale tra ambiente e archeologia”. Si cercherà di ragionare gettando le basi per realizzare un parco archeologico- naturalistico che si estenda dagli scavi del porto romano di Seripola, le rovine dell’antico ponte sul fiume, fino all’attuale ponte all’altezza del quale si trovavano importanti cantieri navali e magari alla confluenza del Nera nel Tevere.Alla tavola rotonda parteciperanno: l’Assessore all’Ambiente della regione lazio Filiberto Zaratti, l’Assesore all’Ambiente della Provincia di Viterbo, Tolmino Piazzai, il sindaco di Orte, Dino Primieri, il vice-sindaco Giuseppe Picchiarelli, il comandante regionale del C.F.S. Giacomo Saragosa, il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati, il presidente dell’Associazione Amici del Tevere, Giuseppe Maria Amendola, il Presidente del Parco Fluviale del Tevere della Regione Umbria Isauro Grasselli e Paola Carità archeologa e collaboratrice del MIBAC. La tavola rotonda si terrà nella sede dell’Ente ottava medievale di Orte, Palazzo Roberteschi, nel centro storico della città. Al dibattito seguirà il pranzo in taverna e, nel pomeriggio, ripeteremo lo stesso programma dello scorso anno sulle rive del fiume.
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