Angelo Vassallo, diceva:  “Albero in terra, accetta accetta”.
Così è stato. Non appena è caduto tutti si sono tutti fiondati a far quanta più legna possibile, portandola in trofeo come se fosse merito loro. Come se la legalità, l’ecologia, il senso del giusto e del dovere e tutte le idee avute fossero merito di questo o di quel partito.

Quello che dobbiamo fare ora però è capire come sia stato possibile che quell’albero crescesse così forte e robusto. Perché quello che lui vorrebbe oggi non è tanto mostrare gli innumerevoli ed importanti risultati raggiunti ma diffondere i suoi insegnamenti, il suo modello di buona politica.
La sua attività si è contraddistinta per l’amore verso il Cilento, la sua terra natale. Ed è per questo che si è sempre battuto contro ogni tipo di speculazione e forma di illegalità, per rendere la qualità della vita sempre migliore. Un comune all’avanguardia in tutti i servizi, nel privilegiare gli interessi di tutti piuttosto che di singole persone.

La sua era una politica semplice, ricca di idee, capace di coinvolgere chiunque, uomini e donne di destra e di sinistra. Una politica che mettesse al centro di tutto il bene della comunità, che preservasse terra e mare quali vere ricchezze da difendere ad ogni costo. Grazie a lui ho imparato come le risorse naturali siano una eredità che non possiamo svilire, ma che dobbiamo custodire, esaltare, difendere.
In prima linea in ogni battaglia, per la qualità delle acque, contro la mancanza di decoro, contro gli incendi, contro la criminalità e le ingiustizie, Angelo Vassallo era un leader carismatico capace di coinvolgere ogni cittadino nel suo progetto. Un uomo che aveva compreso quanto il beneficio “diffuso” fosse e sia l’unica vera base per un progresso concreto. Una terra senza ombre, senza clientele, senza conflitti d’interesse, senza favoritismi, senza connivenze, senza promesse mancate, senza assenze ingiustificate ha radici sane. Una terra svenduta, corrotta, spartita tra bande non può avere un futuro per i nostri figli. I figli di tutti.

Angelo Vassallo era abituato alla vita durissima del mare. Era un lavoratore instancabile e chi si è dato da fare con lui racconta di nottate intere passate a prodigarsi negli uffici comunali. Faceva il suo lavoro con determinazione, passione e coraggio, voleva che ogni cosa fosse al suo posto, che funzionasse bene, che ognuno facesse la sua parte. Voleva bene alla sua terra. Voleva che stessero bene coloro che la vivevano o la visitavano. Il suo obiettivo, in fondo, era seminare nel modo migliore, terra e coscienze.

Grazie a mio zio so che fare un certo tipo di politica è possibile ed è con questo spirito che finora mi sono battuto a fianco di persone speciali con cui condivido un progetto per il bene della nostra Tuscia.
Gli insegnamenti di Angelo Vassallo non andranno perduti, mai! Questo lui lo sa.

Federico Chiovelli

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