Purtroppo i nostri ragazzi tornano sui banchi di scuola avvolti in un clima di incertezza. In questi giorni stiamo toccando con mano i devastanti effetti della Riforma Gelmini. Le proteste degli insegnanti precari che dilagano in ogni angolo d’Italia evidenziano il dramma che si sta consumando sotto i nostri occhi a scapito dei nostri figli e di tutta la comunità: il taglio delle risorse all’istruzione da parte del governo nazionale mette a rischio il futuro di questo Paese già duramente provato dalla crisi economica.

Le scuole che chiudono nell’entroterra, le classi che aumentano a dismisura, i giovani insegnanti senza stabilità, i mancati investimenti nella ricerca ci mettono di fronte ad uno scenario che mina le nostre speranze di crescita e sviluppo: il governo nazionale sta deliberatamente perpetrando la distruzione del sistema educativo italiano.

Per questo motivo continueremo a sostenere la mobilitazione già in atto: i problemi della scuola riguardano tutti noi. Non abbiamo intenzione di arrenderci e come Regione faremo tutto quanto è in nostro potere per garantire ai nostri figli un’educazione ed una formazione che facciano di loro uomini e donne consapevoli, cittadini responsabili e pronti ad affrontare la vita adulta in una società che deve mediare il sapere con le nuove istanze culturali proposte da una società multietnica e in rapida trasformazione.

Un compito che vede i nostri docenti in prima linea insieme alle famiglie. Stiamo lavorando ad un nuovo accordo con la Banca Europea per gli Investimenti proprio a favore del settore scuola, per catturare quante più risorse possibili per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. E cercheremo di convincere anche le Fondazioni delle Casse di risparmio ad investire nell’istruzione. E’ necessario un grande progetto culturale di diffusione delle “conoscenze”, mettendo in rete tutti i soggetti interessati, per puntare sul merito, investire in formazione quale fattore chiave per un’occupazione di qualità e per offrire nuove opportunità ai nostri giovani, rafforzando le politiche per il diritto allo studio, potenziando il sistema scolastico ed educativo, elevando la capacità di produrre innovazione di sistema anche a favore delle piccole imprese.

In questo senso vanno le azioni volte alla valorizzazione e al potenziamento dell’offerta degli istituti tecnici. Ai ragazzi spetta il compito di imparare ad amare la scuola per i saperi che  trasmette e per la grande lezione di umanità e di convivenza che lascerà un’impronta indelebile per la vita. E noi, che rappresentiamo le Istituzioni, sentiamo forte la responsabilità e l’orgoglio di star loro vicino, di essere dalla parte del dialogo, di sostenere la scuola in questo compito difficile, una scuola, quella marchigiana, di cui possiamo andare fieri”.

 

Gian Mario Spacca

Presidente Regione Marche

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