VITERBO - ultime notizie economia Tuscia - Cresce il numero di licenziatari che aderiscono al progetto della Camera di Commercio di Viterbo per valorizzare e promuovere le produzioni tipiche di qualità.
Salgono a 179 le imprese aderenti al Marchio Tuscia Viterbese, dopo l’ultima seduta dell’omonimo Comitato di Gestione e Controllo che ha decretato l’ammissione di 22 aziende del comparto agroalimentare.
Come è noto il Marchio Tuscia Viterbese, istituito dalla Camera di Commercio di Viterbo, è rilasciato esclusivamente alle imprese operanti nella provincia di Viterbo per prodotti realizzati con materie prime di origine garantita, seguendo metodiche che rispettano la tradizione, l’ambiente, la sicurezza igienica e sanitaria, secondo quanto previsto da appositi disciplinari.
Questi i nuovi licenziatari:
VINO DOC E IGT: Antica Cantina Leonardi di Montefiascone, Az. Agrobiologica Maurizio Rocchi di Tuscania, Casciani Filippo e Tonino di Civitella d'Agliano, Onofri Carla di Vallerano, Az. Agricola Occhipinti di Gradoli, Soc. Agricola Villa Caviciana di Grotte di Castro, Az. La Carcaia di Gradoli, Az. Agricola Luciani Massimo di Tuscania, Az. Agricola Lepri Maddalena di Cellere, Cerenini Marco di Tarquinia, Az. Agricola Amadio Gino di Corchiano, Az. Agricola del Sole di Corchiano, Az. Agriola Pacchiarotti Antonella di Grotte di Castro, Az. Piana dell'Orso di Montefiascone, Az. Agricola San Lazzaro di Marta, S. Isidoro di Tarquinia, Az. Agricola Valentini Alberto di Tuscania, Viticoltori dei Colli Cimini di Vignanello, Cassano di Canepina.
OLIO DOP TUSCIA: Società Agricola Colli Etruschi di Blera
PRODOTTI DA FORNO E DOLCI: Nepipan di Nepi
FORMAGGI: Caseificio Pannucci di Capodimonte.
“Solo nel 2010 – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – sono state oltre cinquanta le aziende dei comparti agricolo, artigianale e turistico che hanno scelto di condividere il progetto del Marchio Tuscia Viterbese. Il chiaro segnale da parte delle imprese di voler rafforzare l’appartenenza al territorio e di raccogliere la sfida della qualità per essere più competitive”.