Come forse già noto agli addetti ai lavori nell’ Allegato IV allo schema di decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, presentato dal presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, si può finalmente avere una chiave di lettura veritiera delle prospettive di realizzazione dell’aeroporto di Viterbo che non c’è e che forse, alla luce di quanto contenuto in tale documento finanziario, mai ci sarà.
Tra le numerose infrastrutture da realizzare (simulazione fatta al 2020 ) infatti l’aeroporto di Viterbo – nel contesto di un potenziamento dell’aeroporto di Fiumicino - va a posizionarsi dopo il Ponte sullo stretto (vedi atti parlamentari Senato pag. 19-20 http://www.csaeroportotuscia.it/request.php?328)
Questa previsione viene formulata poi in un quadro complessivo in cui il Governo ritiene, giustamente, più importanti i collegamenti stradali e ferroviari tra l'aeroporto di Viterbo e il territorio circostante, ed ancora più importanti i collegamenti tra Malpensa e Linate ed il bacino padano, che le implementazioni degli stessi aeroporti di Malpensa e Linate (vedi atti parlamentari Senato pag.118 http://www.csaeroportotuscia.it/request.php?328).
In altre parole tale concetto elementare, sostenuto da sempre S.T.A.S.A. ed enunciato a chiare note, da anni, in tutte le occasioni nelle quali i dirigenti istituzionali (ad esempio il Presidente ENAC Riggio) si sono espressi in termini tecnici e non politici può essere così sintetizzato:
prima realizzate i collegamenti ferroviari e stradali e poi parliamo pure di nuovi aeroporti o di potenziamento degli attuali.
S.T.A.S.A. auspica che ora possa finalmente chiudersi la pagina delle promesse politiche impossibili ed aprirsi quella di un dibattito aperto e costruttivo sulle reali urgenze territoriali.
S.T.A.S.A. Il comitato di redazione