ROMA - Nucleare francese alle corde. Ultime notizie dal mondo - Almeno tre anni di ritardo per il cantiere del reattore nucleare EPR di Areva/EDF di Flamanville, che non entrerà in produzione prima del 2015. Tempi incerti, costi più che doppi, e sicurezza tutta da dimostrare: un'altra prova del bluff nucleare, dopo lo stop che il progetto ha già ricevuto negli Usa.
Solo a febbraio, infatti, il Presidente Obama aveva sbloccato i primi fondi di garanzia per le banche che finanziano parte della costruzione di centrali nucleari. Constellation Energy, una delle aziende elettriche USA socia dei francesi di EDF nella società Unistar, ha ricevuto un fondo di garanzia per 7,5 miliardi di dollari per costruire il primo EPR negli USA (al costo di 7,5 miliardi di euro, ben di più dei 4-4,5 reclamizzati in Italia da Enel e Governo). Nonostante questo, Constellation ha rinunciato alla copertura pubblica affossando il progetto. Il giorno dopo, il valore delle sue azioni in borsa è aumentato!
«Il nucleare francese è alle corde: dopo il fiasco dell’EPR negli USA nessuno vuol finanziare una fonte energetica pericolosa ed economicamente svantaggiosa - commenta Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia -. Non si capisce perché noi italiani dovremmo essere così stupidi da costruirne addirittura quattro!»