GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI / prevenzione, riduzione, riavvio al riutilizzo, riciclo. Queste le parole d’ordinde dell'Europa. Ultime notizie - Roma - La Giornata mondiale contro l’incenerimento quest’anno cade nel momento in cui tutti gli Stati Membri della Comunità Europea si apprestano a recepire obbligatoriamente la Direttiva Rifiuti entro il 12 dicembre.

Sembra, per converso, che la Giunta Regionale del Lazio ritenga di ignorare l’appartenenza del nostro Paese alla Comunità Europea rischiando ancora una volta di esporre i cittadini ai risarcimenti dei danni da procedura di infrazione per inosservanza delle disposizioni comunitarie.

Ci sembra evidente che con il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, ancora una volta sulla falsariga di quanti l’hanno preceduta, punti a favorire l’incenerimento.

Aldilà delle fantasiose previsioni, infatti, che al 2011 si raggiunga tra organico e secco il 60% di differenziazione,  nella dura realtà quello che emerge è che mezzo milione di tonnellate di rifiuti andrebbero bruciati.

La termodistruzione di materiali, ancora utilizzabili nel ciclo delle merci, non può che rendere comprensibile a tutti l’insostenibilità’ambientale ed economica di tale politica, da considerare anche sotto il profilo dei rischi sanitari per addetti e popolazioni che questo trattamento dei rifiuti sembra possa arrecare. Il prezzo da pagare per i cittadini in termini sociali oltre che economici, non può nemmeno lontanamente essere compensato  dalla limitata produzione di energia che si vorrebbe ricavata. 

A tal proposito ricordiamo che questa Giornata registra una presa di posizione dei medici della Provincia di Latina che tramite il loro Ordine proprio ieri hanno reso pubblico un documento contro l’incenerimento dei rifiuti  “Gli inquinanti emessi dagli inceneritori esplicano i loro effetti nocivi sulla salute o perché vengono inalati, o per contatto cutaneo, o perché, ricadendo, inquinano i prodotti dell'agricoltura, contaminando la catena alimentare; non a caso il decreto legislativo 228 del 18/5/2000 stabilisce che non sono idonee ad ospitare inceneritori le zone agricole”. Continuano i medici “In definitiva questi rischi sono assolutamente ingiustificati, in quanto esistono tecniche di gestione dei rifiuti alternative alla combustione già ampiamente sperimentate e prive di effetti nocivi”.

“Le Amministrazioni non possono  più far finta di niente, è necessaria una svolta politica e culturale ormai improcrastinabile – dichiara Vanessa Ranieri  Presidente WWF Lazio – Dobbiamo puntare ad una riduzione della produzione dei rifiuti e al loro riuso. Una raccolta differenziata ben fatta combinata con isole ecologiche e con l’introduzione della tariffa puntuale, un’impiantistica di filiera per compostaggio e  centri di riciclo come quelli (pochi) già esistenti nella nostra regione ci metterebbero sulla strada del riciclo totale, l’unica veramente sostenibile da ogni punto di vista così come ci chiede la Comunità Europea.”

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